Genova. Nel dicembre scorso la Regione Liguria, con l’Assessore alla Salute e vicepresidente Sonia Viale, ha firmato un accordo con le organizzazioni sindacali per la stabilizzazione graduale dei ricercatori precari dell’Istituto Giannina Gaslini, che da anni svolgono importanti compiti nell’ambito della sanità ligure. Tra di essi molti biologi.
Nell’accordo “si dà concretamente avvio a detto percorso mediante un programma, necessariamente pluriennale, di assunzione dalle graduatorie vigenti per dirigente sanitario – biologo – nelle discipline genetica, patologia generale e oncologia” con inserimento sia nell’Istituto Gaslini sia nelle “altre Aziende ed Enti del S.S.R.”, “derivandone pertanto che le altre aziende sanitarie ed ospedaliere sono tenute al loro utilizzo per la copertura dei posti vacanti e/o per il conferimento di incarichi a termine”. Nell’accordo è chiarito che Regione Liguria “si impegna ad indicare alle Aziende interessate l’utilizzo prioritario di dette graduatorie, fatto ovviamente salvo l’uso di graduatorie in essere preesistenti”.
Alla prima occasione, però, denuncia Nidil Cgil, “l’accordo è subito stato tradito. Il 30 dicembre 2016 l’Ospedale Galliera con un provvedimento, ha indetto un concorso pubblico per biologo per la copertura a tempo indeterminato di un posto di dirigente biologo, disciplina genetica medica o biochimica clinica. Quel posto spettava – sulla base dell’accordo firmato pochissimi giorni prima – a un ricercatore precario biologo dell’Istituto Gaslini inserito nelle graduatorie concorsuali pregresse”.
“Alle richieste di chiarimento – spiega Laura Tosetti, segretario generale Nidil Cgil di Genova – la Regione Liguria, più volte contattata non ha fornito alcuna risposta né alcuna spiegazione anche se, nell’accordo, era chiarito che le organizzazioni sindacali sarebbero state messe a conoscenza di eventuali deroghe”.