Genova. Quattro anni e quattro mesi compreso lo sconto di pena per il rito abbreviato per Federico Burlando e per Lorenzo Giuliani, assolte invece le due ragazze. E’ questa la sentenza del gup Cinzia Perroni per il pestaggio a bordo del bus 1 in piazza Caricamento che il 14 luglio 2015 ha ridotto in fin di vita Marzio Narcisi, barista di 44 anni.
Il sostituto procuratore Vittorio Ranieri Miniati aveva chiesto 4 anni per Giuliani, tre anni e due mesi per Burlando e sua anni ciascuno per le due ragazze, tutti molto giovani, che per il gup invece non avrebbero svolto un ruolo attivo nel pestaggio.
Il giudice ha anche respinto la richiesta di messa alla prova di Simone Furfaro, l’autista del bus di 35 anni, che quella notte assistette al pestaggio senza intervenire. Il suo avvocato Luca Ciurlo aveva consegnato al giudice i documenti dell’Uepe per l’ammissione all’istituto giuridico della messa in prova, ma il giudice ha respinto la richiesta visto che l’autista non ha risarcito neppure in modo simbolico la vittima. Simone Furfaro quindi è stato rinviato a giudizio per favoreggiamento e omessa denuncia.
Il pestaggio era stato in un primo tempo ritenuto di natura omofoba: in un primo momento infatti sembrava che il gruppo di ragazzi avesse attaccato Narcisi, che sedeva sul bus insieme ad un amico inglese parecchio ubriaco, perché ritenuto gay a causa del suo modo di vestire un po’ eccentrico. Ma i quattro si sono sempre difesi da quest’accusa dicendo invece che avevano reagito alle molestie verbali nei confronti di una delle ragazze del gruppo.
Narcisi rimase a lungo in ospedale e porta ancora i segni di quel pestaggio. L’imputazione inizialmente ipotizzata era di tentato omicidio, poi derubricata in lesioni gravi.Il processo si è svolto in rito abbreviato.
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