Genova. “Una persona meravigliosa, buonissima” è il commento unanime riferito a Erzion Veizay, il proprietario del panificio Il Granaio di Corso Buenos Aires tra i clienti che questa mattina sono arrivati per comprare pane e focaccia e hanno trovato la polizia. Loro, così come i commercianti della via, sono sotto choc per quanto avvenuto.
“Venivo qui tutte le mattine a comprare il pane, quel ragazzo era sempre gentilissimo e così la moglie” racconta un’anziana signora. “Una persona più che meravigliosa – dice un ragazzo visibilmente sconvolto – il loro bimbo giocava sempre con mia figlia ogni volta che venivamo qui”. Stessi commenti da parte del proprietario dell’edicola che si trova a una decina di metri e dei gestori del bar Balilla, proprio accanto al panificio. Sotto shock anche le parrucchiere di Effe Hair, il cui negozio è proprio accanto al panificio: “Non abbiamo ancora capito cosa è accaduto e non ci sembra possa essere vero, era una persona buonissima, siamo fianco a fianco dieci ore al giorni, ma saputo di liti o altro”..
Nessuno invece conosceva la vittima, Diallo Amani, 25 anni, il giovane ivoriano che questa mattina intorno alle 5 sarebbe stato ucciso a coltellate dopo una discussione degenerata per motivi di lavoro. E’ stato lo stesso panettiere albanese a chiamare la polizia e a consegnarsi. Interrogato da pm e squadra mobile l’uomo ha spiegato che la lite è stata improvvisa: il giovane ivoriano avrebbe preteso un aumento sullo stipendio ma lì sarebbe nata la colluttazione che ha portato all’omicidio. Almeno due le coltellate al torace ma solo l’autopsia che sarà eseguita dal medico legale Francesca Fossati potrà dare risposte più precise. Il dipendente lavorava nel panificio da circa un anno e, secondo quanto appreso, non aveva alcun parente a Genova.