Opera in stand by

Nodo ferroviario, Cgil: “Se ci sarà nuova gara sia rispettata clausola sociale”

Per i sindacati non è una doccia fredda l'annuncio dell'amministratore delegato di Rfi: "Rescinderemo il contratto con Eureca e riaffideremo i lavori".

Lavoratori comparto Edile in regione

Genova. Rispetto della clausola sociale e rapida prosecuzione delle opere in corso. Questo chiedono i sindacati degli edili in vista della rescissione del contratto tra Rfi ed Eureca, il consorzio che aveva vinto l’appalto per i lavori di ammodernamento del nodo ferroviario genovese. La decisione imminente di sollevare l’azienda dall’incarico e di andare nuovamente a gara è stata annunciata oggi a Genova da Maurizio Gentile, amministratore delegato di Rfi, a margine dell’inaugurazione della nuova centrale di controllo di Teglia.

“Se ci sarà una rescissione del contratto, e arrivati a questo punto non sarebbe nulla di inatteso – dice Fabio Marante, segretario genovese della Fillea Cgil – esigiamo che tutti i lavoratori siano riassorbiti nelle imprese che subentreranno a Eureca e Fer.Gen”. Secondo l’organizzazione sindacale si tratta di una condizione imprescindibile e che era contenuta nell’accordo tra lavoratori e aziende siglato in Prefettura, lo scorso dicembre, alla presenza anche di Comune, Regione e Rfi.

Durante quell’incontro Fer.Gen, parte del consorzio Eureca, aveva dato l’ok al ritiro della procedura di mobilità per i 79 dipendenti a fronte dell’erogazione – fino a giugno – della cassa integrazione in deroga prevista dalla Regione Liguria. Oggi però nei cantieri genovesi – Brignole, Campasso, Borzoli – sono al lavoro soltanto una decina di operai, perlopiù in piccoli interventi di manutenzione. I trasfertisti sono stati fatti rientrare a casa.

Di fatto, i lavori per il nodo ferroviario sono in stand by. E altro tempo si somma agli anni di ritardi già accumulati sulla preventivata fine dei lavori (teoricamente aprile 2016, ma la grande opera è pronta soltanto per un 40%). Oggi l’ad di Rfi Maurizio Gentile ha spiegato che per “recuperare sulla tabella di marcia il progetto iniziale sarà semplificato”. Probabile che sia eliminata, ad esempio, la parte relativa a Sampierdarena, in particolare quella che avrebbe realizzato lo “scavalco” per separare i flussi di traffico ed eliminare l’interferenza con la linea dei Giovi.

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