Tutto fermo

Niente bonifica a nove mesi dallo sversamento, abitanti di Fegino sabato in piazza video

Marras: "Iplom vuol spostare la procedura a Roma, temiamo voglia evitare la bonifica". Mozioni e interpellanze per denunciare i ritardi

Emergenza petrolio Valpolcera

Genova. “Non vogliamo permettere di essere tagliati fuori dalla procedura e non poter dire la nostra . Qui ci viviamo, questo è il nostro territorio e dobbiamo partecipare alla difesa della nostra salute e dell’Ambiente”. Antonella Marras, combattiva presidente del comitato spontaneo Cittadini di Borzoli e Fegino spiega così le ragioni della protesta che i cittadini di Fegino hanno organizzato per sabato prossimo. Partenza alle 10 da piazza Pallavicini a Rivarolo con un corteo che arriverà a Fegino davanti ai cancelli della Iplom a poco più di nove mesi dal disastro ambientale causato dalla rottura di una condotta di petrolio che sverrò nei torrenti 580 mila litri di greggio.

“Iplom ha chiesto di poter utilizzare l’articolo 305 della legge ambientale – spiega Marras – che consente, fatta eccezione dei circa 100 metri di collina interessata dallo sversamento, che la bonifica passi sotto la supervisione del ministero dell’Ambiente, anziché sotto quella degli enti locali – non solo allungando ulteriormente i tempi ma anche impedendoci come cittadini di avere referenti sul territorio a cui rivolgerci per verificare l’andamento della bonifica stessa”. Non solo: “Il rischio è che Iplom chieda attraverso l’atropo 306 bis della stessa legge che consente di fatto una transazione che consente di sostituire la bonifica al pagamento di una multa”.

La richiesta inoltrata al ministero ha nel frattempo bloccato l’avvio della bonifica mentre sullo stesso ‘piano di caratterizzazione’ (propedeutico alla bonifica stessa) Iplom ha escluso tutto l’alveo del Polcevera che invece fu pesantemente interessato dallo sversamento, che non arrivò in mare solo grazie alla corsa contro il tempo dei vigili del fuoco e poi alla realizzazione delle dighe galleggianti.

Sullo sversamento è in corso un’inchiesta della procura di Genova che vede indagati gli stessi vertici di Iplom, inchiesta rafforzata da un esposto presentato dagli stessi cittadini di Borzoli.

Sabato in piazza con gli abitanti ci saranno anche tanti esponenti politici. Antonio Bruno e Gian Pastorino di Federazione della sinistra hanno presentato un’interpellanza in consiglio comunale, mentre Stefano Quaranta, deputato di Sinistra Italiana, ha presentato un’interpellanza al ministro Galletti: “Ho chiesto al Ministro dell’ambiente se non ritenga necessario fare chiarezza sui reali motivi del ritardo e procedere immediatamente, secondo il codice ambientale, mettendo in atto tutte le procedure per la bonifica e il ripristino della situazione antecedente al disastro” spiega Quaranta che ricorda come “siamo di fronte a un disastro gravissimo. Il territorio va risanato avviando al contempo un monitoraggio sanitario a garanzia dei cittadini che vi abitano. Ad oggi tutto questo non è stato fatto.”

Anche il deputato di Possibile Luca Pastorino sarà alla manifestazione di sabato: “Chiediamo rigore e una data certa per l’inizio della bonifica – spiega Pastorino Sulla salute dei cittadini, l’ambiente e il territorio non si deve più scherzare. Servono i fatti. Non meno controlli. E la bonifica deve partire nel 2017. Non si può aspettare un altro anno”.

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