Marzo 2016

Metadone a 17 enne che morì: pusher in manette

Il week-end di controlli dei carabinieri
Foto d'archivio

Cicagna. A distanza di quasi un anno c’è un arresto nella vicenda della morte di un ragazzo di 17 anni, avvenuta a marzo scorso a Cicagna. I carabinieri di Chiavari hanno arrestato un pusher ecuadoriano di 19 anni, Steven Jesus Sandoja Avalos, accusato di avergli dato un flacone di metadone.

I militari, coordinati dal pm Paola Calleri, hanno ricostruito in questi mesi tutta la cerchia di contatti del giovane calciatore del Real Fieschi fino a risalire allo spacciatore.

Secondo quanto accertato, la vittima aveva preso il flacone di metadone il giorno prima della morte, il 18 marzo 2016, dopo avere incontrato l’amico pusher su un autobus. Il baby calciatore aveva poi preso la sostanza e si era andato a coricare.

Era stata la madre a trovarlo morto in camera l’indomani mattina, quando era andata a svegliarlo per andare a scuola. All’inizio si era pensato a un malore ma dall’autopsia
era emerso che a fermare il cuore del giovane era stato il metadone. Il pusher è accusato di morte come conseguenza di altro reato e spaccio di stupefacenti.

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