Senza fondi

Legge legalità, Pd: “Centrodestra depotenzia la norma”

pippo rossetti
Foto d'archivio

Liguria. “Non finanziare questa legge vuol dire far venire il sospetto che c’è qualcuno che, speculando politicamente sulla criminalità, di fatto non metta in campo gli strumenti fondamentali”.

Lo afferma il consigliere regionale pd Pippo Rossetti a proposito della legge sulla legalità. Il
centrodestra, spiegano i consiglieri del gruppo in un conferenza stampa, voterà i principi della proposta di legge ma non le misure finanziarie.

La maggioranza ha tentato di depotenziare la norma, spiegano, chiedendo lo stralcio degli articoli
riguardanti il fondo annuale con l’obiettivo di rinviare un dibattito che, invece, va affrontato al piu’ presto. “Noi abbiamo ho chiesto che ci fossero finanziamenti molto chiari e dettagliati – spiega il capogruppo, Raffaella Paita – soprattutto per quanto riguarda il tema del recupero di tutti
quei beni confiscati dalla mafia, ma se non c’e’ la disponibilità finanziaria in questa regione rimarremo all’anno zero”.

Si tratterebbe di una somma abbastanza esigua, sottolineano, poco meno di 600mila euro. “Non era un grande contributo – sottolinea il consigliere regionale Luigi Garibaldi – ma aveva l’obiettivo
di raggiungere due scopi: dare una mano alle associazioni che operano nel settore, consentendo il recupero dei beni confiscati alla mafia, e rafforzare gli strumenti di contrasto alla criminalità organizzata”.

Gli esponenti del Pd si dicono disponibili a ragionare sulle cifre da stanziare “ma non si può certo fare una legge a costo zero, come vorrebbe il centrodestra. Gli immobili sequestrati, tanto per fare un esempio, necessitano di interventi di ristrutturazione e messa in sicurezza per essere fruibili dalla cittadinanza. Un fondo annuale serve a dare concretezza alle buone pratiche elencate
all’interno della norma”.

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