Genova. “La Samp? Ha un’età media di 20 anni, pur con Palombo in campo. Per capacità sta facendo non bene, molto bene”. Marco Giampaolo difende la sua squadra dopo il pareggio con l’Empoli: “Siamo riusciti a fare bene tante cose, abbiamo giocato contro una squadra che ha idee, che sa giocare, che è in buona condizione, che ha chiuso 9 gare con la porta inviolata e ha una fase difensiva ottima”.
La partita è uscita così perché le squadre si sono affrontate cercando di percorrere la stessa strada, spiega il mister, ossia quella della profondità, un match molto tattico, sia in fase di non possesso sia di possesso, bisognava essere attenti ad anticipare le mosse dell’avversario.
Capitolo assenze e sostituti: “Le intese si raggiungono con il tempo” e difende Alvarez dalle critiche: “Anche stavolta ha portato la pagnotta a casa, lui ha una posizione strategica sulle palle inattive, altrimenti avrei avuto un’altezza media molto bassa, è chiaro che è abbastanza beccato, non dalla gradinata, ma non va bene, sono tutti giocatori della Samp. Io devo tenerli vivi i miei calciatori. Sei in bilico ti faccio cadere con il sostegno del popolo? No, sono importanti tutti i giocatori. Ha lottato, combattuto, è stato ligio al dovere, Bruno Fernandes mi avrebbe dato qualcosa di diverso”.
Oggi c’è stata particolare imprecisione in fase di finalizzazione: “Sul piano del palleggio siamo stati meno estetici, non dovevamo dare spazio all’avversario, poi in tutte le situazioni ci è mancato qualcosa. Questo fa parte delle gare, ma non dimentichiamo che la Samp nelle 20 partite giocate fino a oggi, è andata in gol 17 volte, non un numero irrisorio”.
Adesso c’è la Roma in Coppa Italia: “Sarà una partita da giocare in maniera seria, non è un disturbo per il campionato, anche a Roma cercherò di mettere in campo la formazione ideale”.
“Dopo la partita col Napoli avremmo voluto conquistare tre punti davanti ai nostri tifosi, ma non è stato possibile, loro hanno giocato una partita gagliarda, in copertura, allora teniamoci stretti questo punto”, dice saggiamente Christian Puggioni. Il portiere spiega che la parata decisiva sul calcio di rigore è stato un mix di studio e istinto: “Solitamente studiamo nel pre gara il comportamento degli avversari, ma su Mchedlidze non avevamo molto materiale”. Il portiere predica calma: “Questi risultati non devono pregiudicare quanto di buono stiamo facendo come squadra quest’anno”.