
Genova. Dai “furbetti della mozzarella” ai “kamikaze della multa” ci sono tutta una serie di sfumature, sono quelle rappresentate dagli automobilisti genovesi, e non sono pochi, che sono uniti da un unico fattore comune, quello di voler parcheggiare la propria automobile comodi comodi, nel centro cittadino, ma senza pagare un euro, o, se necessario, pagando comunque, molto poco.
Soprannomi che nascondono da alcune delle tecniche più furbe attraverso le quali ci sono persone che riescono veramente ad aggirare multe e divieti, sfruttando alcuni “bug” del codice della strada o, più semplicemente, approfittando di servizi nati per altri scopi. E allora partiamo proprio da queste due tipologie che, anche se non sono le più diffuse, vantano comunque numeri interessante.
I “FURBETTI DELLA MOZZARELLA”. Sono coloro che posteggiano nei parcheggi dei supermercati del centro. Il più gettonato, ovviamente, è quello della Coop in Piccapietra, nel cuore della City, con 30 posti auto coperti. Il cartello esposto nei parcheggi è molto chiaro. Ricorda che l’uso è riservato solo ai clienti ed è limitato per il tempo della spesa. Ma nessuno impedisce di acquistare una mozzarella o uno yogurt e, forti dello scontrino, lasciare l’auto al riparo dalle contravvenzioni per un’oretta. Tra i limiti di questo parcheggio, ovviamente, il fatto che essendo così centrale sia sempre strapieno ma, per una commissione veloce in centro tentar non nuoce.
Poi ci sono i “furbetti della mozzarella tedesca, o del discount” che sono un’evoluzione di quelli della mozzarella. Il loro obiettivo non si limita al parcheggio orario, ma alla giornata di sosta totale. In questo caso si può pensare di fare anche un pochino di strada, non troppa però, e spostarsi nei quartieri vicini al centro. Uno dei più gettonati è l’hard discount di Carignano, con il suo posteggio a un passo da punti strategici come l’ospedale Galliera, la Regione Liguria e via XX Settembre. In questo caso, essendo un park all’aperto non ci sono sbarre e, anche se i posti sono molto limitati, non ci sono nemmeno particolari controlli. La tipologia del discount, infatti, è proprio quella di limitare le spese di gestione dei punti vendita limitando il personale e, di conseguenza, nessuno dovrebbe guardare chi ha parcheggiato e per quanto tempo. E se succede basta un pochino di faccia tosta per uscirne senza problemi.
Prosegui la lettura a pag. 2: i “cercatori di buchi spazio-temporali” e gli “automobilisti mimetici”