Genova. Torna la tradizione della calza che viene appesa praticamente da quasi la metà delle famiglie italiane (43%) mentre una minoranza dell’11% preferisce altri regali e gli altri non festeggiano o non hanno bambini in casa.
E’ quanto emerge da una elaborazione Coldiretti/Ixe’, che vede la Liguria in linea con il dato nazionale.
Secondo lo studio Coldiretti la spinta verso una migliore alimentazione contagia anche la Befana e nella calza tornano insieme ai dolciumi anche fichi e prugne secche, nocciole, noci e soprattutto biscotti fatti in casa.
“La crescente attenzione per la sana alimentazione ha cambiato dunque – precisa la Coldiretti – il contenuto delle calze ‘appese’ al camino dalla simpatica vecchietta, nelle case si tende a sostituire con caramelle, cioccolate, gomme da masticare e bon-bon per i bambini ‘buoni’ e carbone dolce per quelli ‘cattivi’ con prodotti naturali dunque a simboleggiare il significato della ricorrenza che, nell’antichità celebrava la morte e la rinascita della natura dopo il solstizio invernale”. Si narra infatti che, durante questa notte, Madre Natura, esausta per le energie spese durante tutto l’anno, si trasformasse in una buona vecchina che, dopo aver consegnato i doni, simbolo di una nuova semina, era pronta a farsi bruciare per far rinascere dalle sue ceneri una luna nuova rappresentata da una giovane Natura.
“In Italia – sottolinea il presidente Coldiretti Gerolamo Calleri – un terzo dei bambini è obeso o in sovrappeso. E’ importante quindi prestare molta attenzione alla corretta alimentazione dei nostri bambini, scegliendo, anche in queste occasioni prodotti il più possibile naturali. Leggere le etichette e comprare direttamente dalle aziende agricole sono i metodi migliori per assicurarsi un regalo buono e giusto”