Genova. “Riteniamo positivo il rinvio della delibera che può essere, finalmente, l’occasione per riaprire la discussione sulle alternative di finanziamento degli impianti, riallacciare l’interlocuzione con i sindacati, gli utenti e le associazioni ambientaliste, ma soprattutto per dare gambe alla realizzazione concreta del piano industriale Amiu 2020, che Iren ha mostrato non condividere presentando il piano industriale ottimizzato”.
Lo dichiarano Marianna Pederzolli e Clizia Nicolella, consigliere comunali di Rete a Sinistra, a margine del consiglio comunale che si è svolto oggi pomeriggio dove, durante la riunione di maggioranza, è stato deciso di rinviare alla prossima settimana la delibera sull’aggregazione di Amiu con Iren Ambiente.
“Questa maggioranza, nel 2014, aveva realizzato un ottimo piano industriale per Amiu, con elementi di innovazione quali il recupero della materia, abbandonando l’incenerimento come punto finale della lavorazione dei rifiuti a favore della chiusura “a freddo” del ciclo. La priorità era realizzare gli impianti necessari – ricorda Nicolella – e la Giunta aveva il compito, in questi due anni, di presentare al consiglio i diversi scenari ipotizzati per reperire i fondi necessari: da finanziamenti pubblici, soggetti privati, investitori a lungo termine, fondi europei, ipotesi di partenariato. Si è scelto invece di cucire l’operazione su misura per Iren, senza perseguire con reale interesse altre strade.”
“La città ha bisogno di soluzioni innovative e deve essere compito nostro provare a perseguirle, mettendo in discussione vecchi schemi, corporativismi, interpretando le norme in maniera politica e non solamente tecnica” – conclude Pederzolli, che proprio ieri insieme a Nicolella aveva annunciato l’intenzione di votare contro la delibera della giunta.