Genova. Tir in coda per entrare in porto e la rotonda che dalla Guido Rossa porta da un lato a via San Giovanni D’Acri e dall’altro alla portineria dello stabilimento Ilva la mattina spesso è completamente bloccata.
Con la conseguenza che i dipendenti Ilva rischiano di arrivare in ritardo al lavoro ma soprattutto che in caso di incidente nello stabilimenti, vigili del fuoco o ambulanze possano restare bloccati nell’ingorgo creato dai mezzi pesanti.
La situazione sembra essere peggiorata nelle ultime settimane tanto che l’rsu dell’Ilva ha scritto al Comune di Genova una missiva indirizzata anche al gabinetto del sindaco chiedendo di intervenire per regolamentare in qualche modo il traffico.
“Abbiamo chiesto un intervento – spiega Armando Palombo, coordinatore rsu Fiom – soprattutto per una questione di sicurezza. Non vorremmo che un’ambulanza dovesse ritardare anche di soli 10 minuti un intervento in caso di incidente perché quei 10 minuti possono essere vitali”.
Il traffico di tir deriva dall’ingresso (subito dopo la via di accesso che porta all’Ilva) verso il terminal Ronco Canepa, dove sono collocati sia il deposito di Spinelli che il terminal Messina. “Ormai i tir diretti dai Messina e soprattutto quelli destinati a Spinelli passano tutti da lì – conferma il vicesindaco di Genova Stefano Bernini – il problema esiste ma non tanto per questioni di sicurezza visto che i mezzi di soccorso passano soprattuto dall’ingresso dell’aeroporto, ma può creare disagi ai dipendenti, anche se una regolamentazione oltre a quella già prevista dalla rotonda stessa, mi sembra difficile”.
La situazione potrebbe migliorare con l’abbandono di quell’area da parte di Spinelli: “Dovrà andarsene entro la fine dell’anno spiega il vicesindaco – sennò dovrà pagare una penale – la realizzazione di una nuova viabilità di accesso al porto potrebbe migliorare la situazione ma lì sorgerà l’autoporto per cui rimarrà una zona abbastanza trafficata”.