Genova. Continuano le reazioni dal mondo del centro sinistra genovese alla notizia del convegno dei partiti e movimenti nazionalisti e di estrema destra in programma nel capoluogo ligure il prossimo 11 febbraio.
“Ogni anno ci riprovano, ma un affronto del genere è inaccettabile per una città come Genova, medaglia d’oro della Resistenza – commenta il consigliere regionale Gianni Pastorino, Rete a Sinistra – Le autorità intervengano per impedire questo convegno, che ha tutta l’aria di essere una provocazione strumentale”.
“Già l’anno scorso la presunta visita del leader di Forza Nuova, Roberto Fiore, provocò una levata di scudi da parte di tutte le forze democratiche della città – prosegue Pastorino -; questo perché a casa nostra, oggi come ieri, i valori ispirati all’antifascismo sono più forti. Fatti del genere non ammettono giustificazioni: ultranazionalisti, squadristi e picchiatori qui da noi non sono ben accetti, se ne tornino da dove sono venuti. Anzi, per farci capire meglio: facciano “dietrofront”, visto che ci tengono molto all’inquadramento paramilitare”.
“A Roberto Fiore e ai suoi amici diciamo un secco no – scrive poi il segretario Pd, Alessandro Terrile in una nota – Perché l’idea di organizzare a Genova il Convegno internazionale delle ultradestre non è solo una provocazione. E’ un insulto alla nostra memoria collettiva. Quella di una città profondamente antifascista, nella storia e nell’identità. Città medaglia d’oro alla Resistenza, questa è Genova. E non certo la sede ideale per incontri che si ispirano a ideologie fasciste.
Nel corso della storia repubblicana, Genova ha saputo opporsi con dignità e coraggio ogniqualvolta i valori della democrazia erano stati messi in pericolo. Questo impegno non viene certo meno oggi e semmai si fa più forte, di fronte al diffondersi e al radicarsi in Europa e nel mondo di movimenti nazionalisti. Il Partito Democratico – conclude la nota Pd -sarà al fianco di tutti coloro che vorranno portare avanti questa lotta a difesa della democrazia, insieme a cittadini, partiti, espressioni della società civile. Perché a Genova quella medaglia d’oro brilla ancora”.