Genova. Questa mattina la Giunta comunale, su proposta del Sindaco di concerto con gli assessori Elena Fiorini, Emanuela Fracassi ed Emanuele Piazza, ha approvato la delibera per l’acquisizione di una prima parte del patrimonio immobiliare confiscato nell’ambito della cosiddetta confisca Canfarotta, una delle più rilevanti del Nord Italia per consistenza del numero di immobili. La delibera passa ora all’esame del Consiglio comunale.
Il provvedimento riguarda undici proprietà immobiliari, di cui dieci collocate nel Centro storico e una a Sampierdarena.
Si tratta di un primo lotto di immobili, principalmente situati a piano strada, che presentano esigenze di ristrutturazione contenute e potranno quindi essere utilizzati nei tempi più brevi a vantaggio dei territori in cui sono inseriti. Gli immobili si trovano in via Macelli di Soziglia, via Canneto il Curto, vico Trogoletti, via della Maddalena (2), vico del Duca, vico delle Vigne, piazza San Giorgio, vico dei Luxoro e via Stefano Canzio.
Proprio al fine di promuovere una restituzione alla collettività di beni in precedenza utilizzati o frutto di attività delittuose, e visto l’elevato numero di immobili coinvolti (96 a Genova), il Comune aveva realizzato nel 2016 una perizia dettagliata su 46 di essi, che rappresenta l’unico studio ad oggi elaborato e necessario punto di partenza per una programmazione efficace di un progetto complessivo a favore della città.
Questo passaggio rappresenta solo la prima fase di un percorso che trova il suo punto di forza nella collaborazione interistituzionale.
Determinante, al riguardo, il lavoro del Nucleo di supporto presso la Prefettura, che il Prefetto Fiamma Spena ha convocato nel settembre 2016, riunendo le istituzioni a diverso titolo coinvolte e che rappresenta per l’amministrazione un’indispensabile sede per individuare una linea d’azione condivisa con gli altri enti.
In questo senso, un ulteriore elemento fondamentale sarà costituito dalla possibilità di accedere a fonti di finanziamento adeguate per la ristrutturazione, come ad esempio i finanziamenti europei. Nel patto per Genova, il Sindaco Marco Doria ha recentemente richiesto ed ottenuto di dedicare un capitolo di finanziamento proprio alla riqualificazione di una quota dei beni confiscati.
Genova, in passato, ha già affrontato positivamente il complesso percorso di riutilizzo istituzionale e/o sociale previsto dalla normativa nazionale. Grazie anche alla partecipazione attiva di enti e associazioni impegnati su questo tema, oggi molti beni confiscati sono già utilizzati come alloggi sociali, residenze protette per donne vittime di violenza, sedi di aggregazione sociale e giovanile.