Domenica

Blackout: Arcigay Genova per il Giorno della Memoria

palazzo ducale

Genova. La riflessione proposta da Arcigay attraverso BLACKOUT, che avrà luogo domenica 29 gennaio a Palazzo Ducale di Genova (Munizioniere) alle 21, intende riportare luce in quei luoghi della storia che sono rimasti in ombra fino ai giorni nostri. Il titolo, citando indirettamente La Notte di Elie Wiesel, nasce dalla riflessione su come, negli anni della deportazione, l’umanità sia entrata in un periodo di oscurità e su come, successivamente, la memoria della deportazione degli omosessuali (ma non solo) sia rimasta “spenta”.

Attraverso una sequenza di letture, recitazioni e musiche saranno ricordati alcuni aspetti importanti, con una particolare attenzione alla deportazione degli omosessuali e delle lesbiche. Quest’ultime sono state internate nel gruppo degli asociali con il simbolo del Triangolo Nero, quindi senza nemmeno essere riconosciute per quello che erano. Saranno ricordate le altrettanto dimenticate deportazioni di zingari e disabili.
Ampio spazio sarà dato alla parte che riguarda gli ebrei genovesi che hanno raccontato negli anni la loro storia: Liana Millu, Pupa Dello Strologo e Gilberto Salmoni.

Questo spettacolo fa parte di un lavoro, portato avanti dal Comitato Arcigay di Genova sin dalla sua nascita, che vuole restituire la dignità dovuta alla storia delle persone omosessuali deportate, confinate e discriminate. Ancora in tempi recenti, le storie di tante persone non potevano essere ricordate, proprio perché omosessuali. L’invito ai lavori del tavolo prefettizio genovese del Giorno della Memoria è segno tangibile di una nuova importante apertura che segna l’inizio di un nuovo percorso.

“Ci preme sottolineare che il Giorno della Memoria diventa quindi il luogo fondamentale per capire con quale luce guardare a ciò che succede nel mondo oggi: la storia si ripete, quando uno straniero tenta di superare il Mediterraneo per cercare salvezza in un’Europa che gli rifiuta accoglienza; ogni volta che ignoriamo quali siano le guerre che mietono morte intorno al nostro continente; ogni volta che uno zingaro viene aggredito perché tale; ogni volta che un ragazzo viene privato dal giudizio della società di parte della sua vita emotiva e sentimentale perché omosessuale; ogni volta che un anziano o un disabile vengono considerati un peso economico”, si legge in una nota.

L’evento ha il patrocinio di Comune di Genova, Città Metropolitana di Genova, Regione Liguria, Municipio I Centro Est, Centro culturale Primo Levi, Comunità Ebraica di Genova, ANED, A.N.P.I. Genova, ILSREC.
Partecipazione degli artisti Alessio Caorsi, Cristina Cavalli, Pietro Fabbri, Andrea Gado, Angela Gambardella, Simona Garbarino, Davide Mancini, Dario Manera, Spyridon Patros, Carla Peirolero, Dario Polmonari, Simone Repetto, Letizia Scuderi, Marcella Silvestri, Bobby Soul, Danilo Spadoni. Gli autori di testi inediti e performance sono Michela Armenia, Barbara Garassino, Margherita Rebecca Marchese Scelzi, Matteo Monforte, Antonio Sgorbissa, Claudio Tosi, Camilla Tomiolo, Marta Traverso. Allestimenti scenografici di Guido Fiorato con gli Studenti dell’Accademia Ligustica di Belle Arti. Ambientazione luminosa di Liliana Iadeluca con gli Studenti dell’Accademia Ligustica di Belle Arti. Installazioni sonore di Livia Napolitano. Installazioni figurative di Roberta Orlando. Trucco di Milena Kocic.

Con la collaborazione di Fondazione per la Cultura di Palazzo Ducale, Accademia Ligustica di Belle Arti Genova, Teatro della Tosse, Officina Letteraria, Goethe-Institut Genua, Festival e Compagnia Suq, Stanza della Poesia, Teatro dell’Ortica, Comunità di San Benedetto al Porto, Associazione Princesa, Arci Liguria, Arci Genova, Radio 100passi Community Genova, Associazione Culturale Cogoleto OTTO, Tessere Le Identità, Coordinamento UIL Diritti, Left Lab Genova, Federazione dei Giovani Democratici Genova.
Contributo finanziario di Coop Liguria.

L’evento è stato progettato, organizzato e realizzato per Arcigay Genova da Domenico Lazzaro e Claudio Tosi. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.