Genova. “Domani saremo chiamati a votare un’operazione di aggregazione societaria che mette in discussione l’ottimo piano industriale di Amiu votato due anni fa. L’operazione è tutta a vantaggio di Iren, destinata a diventare l’azionista di maggioranza dell’azienda municipale, senza alcun paracadute a protezione dei cittadini, a partire da soluzioni di proprietà pubblica degli impianti. I cittadini, al contrario, hanno bisogno che Genova garantisca servizi pubblici efficaci e sostenibili”.
Lo dichiarano Marianna Pederzolli e Clizia Nicolella, consigliere comunali di Rete a sinistra, mentre annunciano il loro voto contrario alla delibera di giunta che sarà votata domani che propone che Iren Ambiente diventi partner industriale di Amiu.
“Eppure nell’ambito del trattamento dei rifiuti questa amministrazione ha votato nel 2014 un piano industriale di grande innovazione che superava il concetto di incenerimento, avendo come obiettivo il recupero della materia e la chiusura a freddo del ciclo dei rifiuti – spiegano Nicolella e Pederzolli”. “Come Rete a sinistra non siamo contrari a priori a ipotesi di gestione dei servizi da parte di privati, quando altre soluzioni non siano possibili, ma la condizione imprescindibile è che ci sia un forte controllo pubblico e un’efficace azione di indirizzo da parte del Comune e, nonostante gli emendamenti migliorativi prodotti negli ultimi giorni, crediamo che non ci siano sufficienti garanzie sulla realizzazione del piano industriale”.
Quanto espresso dalle due consigliere è frutto di un’approfondita analisi fatta insieme al direttivo di Rete a sinistra che ritiene che in questi mesi la giunta abbia lavorato solo per un’opzione di completa e totale liberalizzazione di Amiu, poco utile ai cittadini a tutto vantaggio di Iren, multiutility quotata in borsa su cui il Comune di Genova incide già con estrema difficoltà.
“Essendo questa una giunta di centrosinistra – continuano Pederzolli e Nicolella – pensavamo che si sarebbe impegnata per valutare tutte le opzioni possibili, come espresso nel piano industriale di Amiu, avendo come obiettivo l’interesse dei cittadini. Invece domani ci troviamo a votare una delibera in cui per fortuna è stato stralciato il piano industriale “ottimizzato” proposto da Iren, regressivo rispetto a quello approvato dal Comune, sostituito da linee guida condivisibili ma che non garantiscono il rispetto da parte di Iren dell’ambizioso progetto di gestione dei rifiuti che abbiamo votato nel 2014″.