Giovani talenti

Alessandro Velastegui, il gioiellino del Busallarisultati

Velastegui e Piccardo sono stati i giocatori più giovani, della storia del Busalla, ad esordire - quindicenni - in prima squadra

Genova. Il Busalla sta disputando un campionato positivo, mettendo in mostra i suoi giovani ‘gioielli’… Velastegui, Garrè e Balbi (tutti classe ’98), Piccardo (2000) e Murtas (’97) stanno fornendo a mister Cannistrà e alla società (che punta molto a far giocare in prima squadra gli elementi migliori della ‘cantera’) tante soddisfazioni.

Prendiamo dunque la palla al balzo (quella del goal da lui realizzato nel match vinto da Bottaro e compagni sul terreno del Vado), per andare a conoscerne uno: Alessandro Velastegui.

“Sono stato fortunato – ci dice, con molta umiltà – volevo crossare… e la palla è invece finita alle spalle del portiere, regalandoci, al termine di una partita perfetta, la gioia di superare una grande squadra come il Vado”.

Il primo sigillo in campionato lo avevi messo nella porta della Genova Calcio… possiamo dire che ti esalti con le squadre più forti, riuscendo con loro a trovare il guizzo vincente? Insomma poche reti, ma importanti…

“Per un attaccante un goal è tutto… ed io cerco sempre di farmi trovare pronto, ogni volta che il mister mi dà la possibilità di scendere in campo. Sicuramente anche la rete segnata con la Genova Calcio è stata importante, perché arrivata al culmine di una bella azione, che mi ha poi visto ribattere a rete una conclusione di Compagnone, respinta dal portiere… la soddisfazione è stata immensa perché ci ha permesso di vincere quel match, tra l’altro sotto gli occhi di mio nonno, che per la prima volta era venuto a vedermi giocare”.

Chi ama calcio, spesso. subisce il fascino sudamericano della ‘pelota’… tu essendo di origine ecuadoriana da parte della mamma, avrai sin da piccolo avuto un rapporto di amore con la palla…

“A dire il vero il mio primo sport è stato il nuoto, ma per poco… perché ho ben presto iniziato a giocare a football nelle giovanili del Baiardo. Quando i miei genitori si sono trasferiti in Valle Scrivia, sono passato al Busalla, iniziando a giocare negli allievi”.

Oltre ad essere la squadra più in forma del campionato, state giocando un calcio propositivo, di chi sono i meriti?

Il nostro è un gruppo formidabile, che ha grande cultura del lavoro e l’ambizione di costruire qualcosa insieme… anche nei momenti difficili… il tutto ovviamente sotto la regia di mister Cannistrà e del suo staff”.

La nostra sensazione è che il vostro tecnico stia iniziando un percorso sempre più qualitativo per la sua carriera…

“Sono d’accordo, il nostro trainer è molto preparato e sa gestire e motivare il gruppo come pochi… per noi giovani è l’allenatore ideale, perché ci permette di crescere, dandoci fiducia”.

Come si vive lo spogliatoio a fianco di gente brava ed esperta come Bottaro, Compagnone, Arnulfo, Lorusso, tanto per citarne alcuni?

“Sono ottimi giocatori, che non hanno bisogno di ulteriori presentazioni… la loro presenza è importante perché stimola noi giovani – che abbiamo solo da imparare – a dare il meglio… i loro consigli sono preziosi ed aiutano a stare in campo nei migliore dei modi”.

Belle parole da parte di un “record man”… perché Velastegui è stato il giocatore più giovane, della storia del Busalla, ad esordire – quindicenne – in prima squadra, nel match giocato in Promozione con il S. Maria di Taro. Poi la sua ‘performance’ è stata eguagliata dal compagno di squadra Piccardo , che alcuni anni dopo ha esordito in pari età, schierato addirittura dall’inizio, nell’undici di avvio gara.

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