Genova. “Esaurita la fase referendaria, l’incertezza sul futuro politico della maggioranza in Consiglio Comunale e del Sindaco Marco Doria rischia di creare un immobilismo, che non farebbe bene alla città”.
La nota, firmata Segreteria Pd Genova (riunita ieri sera post voto), è arrivata in serata, al termine di una giornata convulsa tra analisi del voto, commenti a caldo e a freddo e congetture su cosa succederà ora, dopo la vittoria del No al referendum costituzionale e dopo le dimissioni rassegnate dal Premier Renzi poi congelate dal presidente della Repubblica Mattarella.
E, come già scritto, mai come ora, i destini del paese, e del Pd in particolare, sono legati intrinsecamente allo scenario locale. E se poi tutto, le elezioni a Genova, il Doria o il non Doria bis, le primarie del centrosinistra, i candidati, il rapporto tra sindaco e Pd, era stato messo sotto il tappeto fino al referendum, il 5 dicembre ora è davvero arrivato, con tutte le sue conseguenze. E la vittoria del No ha dato fuoco alle ceneri.
“E’ necessario, e non più rinviabile, che il Sindaco condivida le proprie intenzioni con le forze politiche che lo sostengono in Consiglio Comunale – si legge nella nota della segreteria democratica genovese – Consideriamo prioritario, che nei primi giorni della prossima settimana, al ritorno dalla sua missione in Cina, il Sindaco convochi una riunione di maggioranza, nella quale si definiscano le decisioni amministrative da mettere in atto negli ultimi mesi di mandato, e si condivida una prospettiva politica verso le elezioni comunali”.