Genova. E’ stato arrestato in flagranza di reato due giorni fa dalla guardia di finanzia al porto di Genova con un passaporto libico falso. Si tratta di un cittadino americano che aveva in auto un passaporto libico che ha insospettivo i militari della gdf.
L’uomo ha detto di essere un medico che commerciava auto. E’ questo il secondo in sei mesi: a maggio un caso quasi identico e all’inizio dell’anno tre libici erano stati perché i documenti dei loro suv non erano in regola, poi erano stati rilasciati ed erano spariti nel nulla.
Il punto di contatti tra tutti questi casi sono proprio le auto, tutte di grossa cilindrata. Sia al libico arrestato l’altro ieri sia a quello di sei mesi fa le auto sono state sequestrate.
L’ipotesi della procura di Genova e della guardia di finanza è che dietro questi viaggi ci sian un’ipotesi di contrabbando di auto di grossa cilindrata. Nissan, Toyota, Mazda, Suzuki che transitano attraverso il porto di Genova per arrivare in Nord Europa in esenzione del diritto di confine e senza pagare né Iva ne dazi doganali visto che chi guida l’auto sostiene di esserne il proprietario per poi venderla poco dopo.
La Gdf sta lavorando a quest’ipotesi con sequestri a campione soprattutto nei confronti di soggetti che a più riprese passano nel porto di Genova con auto diverse. L’indagine è coordinata dal sostituto procuratore Federico Manotti che sta raccogliendo i casi che arrivano ai colleghi per tentare di dare un filo logico a tutte queste singole vicende.