Sicurezza

Numero unico per emergenze, Siap: “Criticità nel Tigullio”

Siap

Chiavari. A febbraio 2017 dovrebbe partire anche su tutto il territorio provinciale genovese l’operatività del numero d’emergenza unico 112, gestito da un call center privato.

“Un numero unico anche per la sicurezza dei cittadini che sta imponendo una suddivisione geografica, a nostro parere asettica, delle competenze operative d’intervento tra Polizia di Stato e Carabinieri. Pur registrando numerose segnalazioni che ci pervengono dalle realtà dove tale novità è già stata introdotta che evidenziano preoccupanti ritardi operativi che si ripercuotono sull’efficacia anche di tipo investigativo, in particolare per reati come furti scippi e rapine, al momento non entriamo nel merito di quanto potrà accadere a breve sul territorio cittadino genovese, mentre riteniamo opportuno evidenziare quanto purtroppo si sta profilando sul territorio del Tigullio”. Lo dice Roberto Traverso, segretario provinciale del Siap.

“In pratica a febbraio toccheremo con mano il risultato di anni e anni di mancato rafforzamento dei presidi della Polizia di Stato sul territorio Rapallese e Chiavarese (nessuno escluso compreso la Polfer e la Polizia Stradale). Paradossalmente gli organici dei Commissariati competenti risulterebbero addirittura in esubero di qualche unità rispetto alle ultime piante organiche ministeriali stilate nel lontanissimo anno 1989. Ovviamente però il mondo in quasi 30 anni è andato avanti…e adesso che le competenze operative connesse al numero operativo unico si dovranno assegnare geograficamente in base alle forze in campo, la Polizia di Stato rischia di uscirne pesantemente ridimensionata a discapito dell’Arma dei Carabinieri che risulterebbe più presente sul territorio grazie ad una conformazione organizzativa diversa sul territorio, attraverso l’interfacciarsi, non ben definito, delle varie Compagnie o Stazioni presenti”, prosegue.

“La nostra preoccupazione va a oltre alla demotivante drastica riduzione degli interventi che il Call Center 112 assegnerà ai Commissariati di Chiavari e Rapallo (vista la netta riduzione territoriale di loro competenza a favore dei Carabinieri). Infatti riteniamo che per la sicurezza dei cittadini su un territorio così delicato, tale sbilanciamento operativo, sia controproducente per l’efficacia delle indagini di polizia giudiziaria che comunque dovranno essere garantite anche dalla Polizia di Stato, attraverso la costante attività delle squadre investigative dei Commissariati e le Sezioni della Squadra Mobile della Questura (che come noto hanno competenza operativa su tutto il territorio provinciali per tutti i reati di propria competenza). Affidare in default gli interventi di pronto intervento all’Arma dei Carabinieri potrà determinare un improduttivo squilibrio investigativo su un territorio che tra l’altro soffre del dilagante fenomeno delle infiltrazioni mafiose”.

“Questo è spiegato dal fatto che l’Arma soffre, analogamente alla Polizia di Stato, di carenze di organici ma la mancanza del sindacato non fa emergere tale problematica. (I corpi militari delle forze dell’ordine non sono sindacalizzati). Pertanto un sovraccarico dell’attività investigativa a favore dei C.C.(auspicata dai loro vertici locali per aumento di prestigio istituzionale) a discapito della Polizia di Stato, potrebbe ripercuotersi anche sui carichi di lavoro che la Procura della Repubblica competente determina sulla polizia giudiziaria attraverso la cosiddetta attività delegata che fatalmente sarà affidata all’Arma. Pertanto auspichiamo che la competente autorità prefettizia, supportata da un attenta valutazione messa in atto dalla questura di Genova, tenendo conto anche delle preoccupazioni del SIAP ponga urgente rimedio, attraverso un oculata suddivisione degli incarichi, ad quello sbilanciamento istituzionale che, come detto, non gioverebbe alla sicurezza dei cittadini sul territorio”, termina Traverso.

leggi anche
NUE112
Cosa cambia?
Emergenze, da domani anche in Liguria arriva il numero unico, sarà il 112

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.