Genova. La Giunta comunale ha approvato nella seduta di questa mattina, su proposta dell’assessore alle politiche abitative Emanuela Fracassi, i criteri per poter accedere al contributo per morosità incolpevole che sarà erogato dall’Agenzia Sociale per la Casa.
La morosità incolpevole è definita per legge come “la situazione di sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone locativo a ragione della perdita o consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare”. Nel 2014 il Tribunale di Genova ha emesso 1377 sfratti per morosità, 110 per finita locazione e 955 sono stati eseguiti. In Liguria c’è stato uno sfratto ogni 242 famiglie e a Genova uno ogni 280.
“Dati senza dubbio allarmanti – riconosce l’assessore Emanuela Fracassi – La carenza di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica rispetto al bisogno e alle domande rende evidente che il ricorso alla “casa popolare” non può essere la sola risposta ai problemi abitativi. L’Ufficio Emergenza Abitativa del Comune di Genova si impegna sia sul fronte della risposta all’emergenza al bisogno sia sul fronte della prevenzione. Risultano dunque molto importanti gli interventi per ridurre e procrastinare gli sfratti tramite l’erogazione del Fondo per la Morosità incolpevole, già utilizzato dal settembre 2015 al settembre 2016. Il risultato è stato di aver bloccato circa 200 sfratti esecutivi. Anche se il problema rimane enorme, secondo i dati forniti dal Ministero degli interni gli sfratti eseguiti a Genova nel 2015 sono scesi, per la prima volta, da 955 a 822”.