Arriva Pendolaria 2016 e la Liguria conferma di non passarsela bene. Il monitoraggio di Legambiente sul trasporto pendolare consegna dati allarmanti: 13,8% delle linee tagliate e al tempo stesso un aumento del 41,2% delle tariffe negli ultimi sei anni.
Non basta: la linea Genova – Acqui Terme entra nella poco edificante classifica delle dieci peggiori linee ferroviarie italiane con ancora 46 km di binario unico sui 63 della tratta. Al contrario negli ultimi anni si è assistito a tagli delle corse con quasi il 35% in meno ed infiniti disagi per i pendolari dell’area, oltre ai ritardi cronici dovuti a problemi durante l’attraversamento dei passaggi a livello ed una velocità media ferma ancora a 60 km/h (con tempi aumentati rispetto al passato).
E il materiale rotabile? L’età del 70% dei treni in circolazione sulla rete regionale ligure supera i 15 anni, portando l’età media del parco convogli a superare i 20 anni e attestando la Liguria al 5° posto fra tutte le regioni italiane per l’obsolescenza del materiale rotabile.
Giudizio critico da parte di Legambiente anche sul recentissimo contratto di servizio firmato da Regione e Trenitalia. “Nel nostro Paese – spiega Santo Grammatico, Presidente di Legambiente Liguria – siamo la quarta regione peggiore per tagli ai servizi ferroviari e la seconda per aumento percentuale dei costi biglietto, subiti nel periodo che va dal 2010 al 2016, la quinta per anzianità del materiale ferroviario: c’è bisogno di una svolta netta e decisa. E’ stato siglato un “pre contratto di servizio” e un protocollo di intesa, quindi nessun accordo vincolante, che annunciano la fine dell’isolamento della nostra regione, un incremento del materiale rotabile e della sua qualità ma ancora questi documenti devono essere resi pubblici e valutati nei contenuti e nelle reali proposte per il nostro territorio dalle associazioni e dai cittadini”.