Genova. Il gup Ferdinando Baldini ha condannato a 14 anni e due mesi di carcere più tre anni da scontare in una casa di cura Luca Gervino, il 27enne che il 22 gennaio di quest’anno ha ucciso la madre Patrizia Lavagnini e uno dei suoi cani.
Il giovane affetto da problemi psichici aveva confessato il delitto subito dopo ed ha ottenuto così uno sconto di pena ulteriore a quello previsto dal rito abbreviato grazie a una perizia che ne ha sancito la seminfermità mentale
Quella mattina il 27 enne era andato a correre, poi nel pomeriggio era tornato a casa dove si è consumata la tragedia per uno screzio dovuto a questioni economiche. Il giovane era stato trovato dai carabinieri che lui stesso aveva chiamato dicendo di essere stato accoltellato all’addome.
Subito dopo nell’appartamento i militari avevano trovato e nella camera della madre un lembo di vestaglia spuntare da sotto il letto e, vicino, un cagnolino che guaiva. Accanto al corpo della donna quello di un secondo cagnolino, ucciso perché abbaiava. Poi Gervino si era accoltellato all’addome nel tentativo di togliersi la vita, poi era stato lui stesso a chiamare i carabinieri.
Il sostituto procuratore Alberto Lari che ha coordinato le indagini aveva disposto su Luca Gervino anche la perizia psichiatrica affidata allo psichiatra forense Pietro Ciliberti che aveva stabilito la seminfermità mentale del giovane.