Odg

Strage Erasmus in Catalogna, dalla Liguria rabbia e sdegno per l’archiviazione del caso

francesca bonello

Liguria. Il Consiglio regionale della Liguria ha approvato oggi all’unanimità un Ordine del giorno che vede come prima firmataria il consigliere Lilli Lauro del Gruppo Toti che impegna presidente e Giunta a sollecitare il Governo Renzi a farsi portavoce nei confronti delle autorità spagnole dello sdegno per l’archiviazione dell’inchiesta penale sulla strage del bus in Catalogna e a riconsiderare in prospettiva futura le regole del progetto ‘Erasmus’con norme di maggiore tutela e salvaguardia. Le vittime italiane furono sette, tra loro la genovese Francesca Bonello.

“E’ impensabile – afferma Lilli Lauro – che un momento di studio, di confronto con coetanei di paesi diversi e – perché no? – anche di svago possa trasformarsi in una tragedia. I genitori devono sentirsi sicuri sia dal punto di vista scolastico che nel tempo libero. Noi siamo vicini alle famiglie che adesso fanno ricorso contro l’archiviazione e vogliamo che il Governo abbia un colloquio serio con quello spagnolo perché la Spagna è una delle mete più richieste dai nostri ragazzi. E’ certamente una nazione accogliente ma deve essere in grado di tutelare i nostri figli a 360°. Per quello che mi riguarda mi farò portavoce con le altre Regioni italiane coinvolte affinché votino lo stesso documento”.

Rabbia e sdegno vengono espresse anche dal M5S ligure. “Serve al più presto chiarezza e giustizia per una tragedia che forse poteva essere evitata e garantire maggiori tutele per gli studenti che intraprendono l’esperienza dell’Erasmus”. Lo dicono i portavoce del MoVimento 5 Stelle Liguria. “Il 21 marzo 2016 sono state spezzate le vite di 13 ragazze in circostanze non ancora chiarite – ricorda il M5S Liguria – Una tragedia che ha toccato al cuore l’Italia e in particolare la Liguria e Genova, la città natale di una delle vittime: Francesca Bonello. Siamo vicini ai suoi familiari e a tutte le famiglie delle vittime, che pretendono e meritano giustizia”, terminano.

Il coro di voci è unanime. “Non è possibile che l’inchiesta sulla strage delle studentesse Erasmus in Spagna, avvenuta il 20 marzo scorso, sia stata archiviata. Le famiglie di queste tredici ragazze di cui 7 italiane – fra le vittime c’è anche la genovese Francesca Bonello – pretendono giustamente delle risposte. Per questo abbiamo votato anche noi l’ordine del giorno che impegna il presidente Toti a chiedere al Governo di farsi portavoce presso le autorità spagnole. Oggi il presidente del Consiglio Renzi ha incontrato i genitori delle studentesse e ha promesso di non lasciarli soli. Un impegno importante, che speriamo possa condurci alla verità al più presto”, dichiara la capogruppo del Pd in Regione, Raffaella Paita.

Sul caso si è espresso anche il sindaco di genova, Marco Doria. “Rinnovo la vicinanza e la solidarietà della Città e mie personali alle famiglie delle ragazze vittime del tragico incidente avvenuto in Spagna nel marzo scorso. Come sindaco, cittadino e padre, mi attendo ed auspico che la magistratura spagnola accolga le istanze dei familiari perché sia fatta piena luce sulle cause e le circostanze dell’incidente, per un dovere di giustizia e per ridurre il rischio che drammi come questo si ripetano”.

leggi anche
I funerali di Francesca Bonello
Marzo 2016
Strage Erasmus in Catalogna, magistratura archivia il caso
incidente bus spagna
Strage
Incidente Spagna, l’autista del bus: “Mi spiace, mi sono addormentato”
francesca bonello
Gli sviluppi
Strage Erasmus in Catalogna: giudice spagnolo riapre le indagini
borsa di studio bonello
Appuntamento annuale
Strage Erasmus Catalogna, la prima borsa di studio in ricordo di Francesca. Il padre: “Oggi qualcosa di positivo”

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.