La denuncia

San Martino, Rosso e Balleari: “Obitorio in condizioni precarie, serve un intervento”

Polizia

Genova. “Un obitorio dovrebbe essere un luogo sì di dolore, ma anche di preghiera e di intimo raccoglimento per la scomparsa di un proprio caro e non un lugubre edificio ai limiti della praticabilità. Purtroppo, oggi, nel principale ospedale genovese e ligure, il San Martino, l’obitorio si trova in una struttura ‘senz’anima’, dove i defunti giacciono a pochi centimetri l’uno dall’altro e di conseguenza anche i familiari sono costretti a piangere i propri cari scomparsi senza la minima privacy”. Così interviene Matteo Rosso, medico e presidente della commissione Salute in Regione Liguria, che sulle condizioni dell’obitorio dell’ospedale San Martino di Genova ha presentato una mozione che sarà discussa dal consiglio regionale.

Analoga iniziativa sarà presentata in Comune anche dal vicepresidente del consiglio comunale di Genova Stefano Balleari, candidato sindaco di Fratelli d’Italia.

“Chiediamo alla nuova dirigenza dell’ospedale che sappiamo essere sensibile alle tematiche che riguardano non solo i pazienti ma anche i loro familiari – spiegano Rosso e Balleari – e contestualmente al Comune di Genova, un intervento per il profondo rinnovamento dell’obitorio perché possa accogliere in modo dignitoso i defunti e i loro cari con la doverosa attenzione e il dovuto rispetto per il dolore in un momento così tragico come la scomparsa di una persona cara. Muri scrostati, infiltrazioni d’acqua, muffe, precarie condizioni igieniche non possono essere accettati in un luogo dove le persone si recano già cariche di dolore e spesso di angoscia. Pensiamo che rendere migliore anche le camere mortuarie sia un segno di sensibilità verso la vita e di civiltà nel rispetto della persona, anche nella morte”.

Più informazioni

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.