Genova. Il consiglio comunale di Genova ha votato all’unanimità con 38 favorevoli su 38 presenti, un ordine del giorno a sostegno dei lavoratori del nodo ferroviario di Genova, in cassa integrazione da tre mesi e ora a rischio licenziamento dopo che il consorzio Fergen ha comunicato che la stazione appaltante Italferr avrebbe rescisso il contratto per la realizzazione dell’opera.
L’ordine del giorno approvato impegna il sindaco e la giunta ad attivarsi “per comprendere esattamente lo stato del contratto” e “nel caso di recesso di una delle parti a convocare immediatamente un tavolo di coordinamento con la presenza delle organizzazioni sindacali per utilizzare lo strumento della ‘clausola di subentro’ e garantire la continuità dell’opera e la salvaguardia occupazionale degli addetti del consorzio Fergen e delle ditte di subappalto”.
I lavoratori hanno incontrato i capigruppo del consiglio comunale e il vicesindaco Stefano Bernini che si è impegnato a sollecitare un intervento da parte del sottosegretario alla presidenza del consiglio Claudio De Vincenti, visto che il Patto per la città firmato sabato dal presidente del consiglio Matteo Renzi insieme al sindaco di Genova Marco Doria definisce il nodo ferroviario di Genova un’opera strategica e necessaria.