Centro storico

Movida, Regazzoni lancia la figura del “Sindaco della notte” per mediare tra esercenti e residenti

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Genova. Istituire a Genova il “Sindaco della notte,” un assessore con deleghe in grado di intervenire su sicurezza, mediare i conflitti tra commercianti e residenti organizzando iniziative di reciproca conoscenza e percorsi condivisi, creare iniziative culturali e di intrattenimento, gestire orari dei mezzi pubblici, ma anche salvaguardare e sviluppare la scena musicale genovese. È’ questa la proposta di Simone Regazzoni, autocandidato alle primarie per il Comune di Genova, che entra nel dibattito sulla movida.

Dopo la serata concerto nei locali attorno a Piazza delle Erbe di ieri, infatti, che ha avuto una grande partecipazione, infatti, i commercianti daranno vita a un corteo per le strade cittadine, martedì prossimo, per la consegna al sindaco di Genova, Marco Doria, delle migliaia di firme raccolte per la petizione promossa da Fepag-Ascom e Fiep-Confeserenti le associazioni più rappresentative dei pubblici esercizi genovesi e, in questo contesto, arriva la proposta del candidato, che sarà presentata mercoledì mattina in una conferenza stampa.

“La disastrosa gestione del problema della movida nel Centro storico di Genova, da parte del Sindaco Doria – spiega Regazzoni in un comunicato – ha prodotto una profonda frattura sociale nel cuore della città e un conflitto tra residenti e commercianti. Un disastro figlio di una mancanza di visione politica. Chiunque oggi si candidi a Sindaco di Genova deve sapere, però, che non basta schierarsi con una delle due parti in causa per arrivare a una vera soluzione del problema.

“sarebbe da irresponsabili cavalcare, a fini elettoralistici, la frattura in atto – sottolinea – La mia posizione sull’ordinanza l’ho espressa: sono contrario. Ma non basta essere contrari a un provvedimento sbagliato per risolvere un problema. E oggi, oggettivamente, un problema c’è: su questo sia i commercianti sia i residenti sono d’accordo. Dobbiamo partire da qui. Oggi a Genova manca una seria gestione politica non solo della dimensione notturna del Centro storico ma dell’intera città”.

Regazzoni ricorda, inoltre, che bisogna considerare il problema sicurezza, “ma è solo un tassello di un mosaico più complesso – conclude – Serve una proposta politica innovativa e forte, di visione, che cambi completamente l’approccio alla questione della vita notturna della nostra città. Serve il coraggio di fare una proposta rivoluzionaria per Genova che guardi a città come Amsterdam, Londra, Berlino, ma anche a proposte emerse per altre città italiane”.

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