Nuova uscita

Irridente e scanzonato: “Le Bestie di Satira”, il nuovo libro di Arsenale K

Le Bestie di Satira

“Le Bestie di Satira” è il nuovo libro di Arsenale K, un collettivo composto da oltre 100 persone, “perculante” macchina da guerra che esplode battute a 140 caratteri su Twitter, Facebook e Instagram, che, fra le altre cose, ha attivato anche una collaborazione con Genova24.it. A cura di Luisella Scheggia e Vincenzo Brunone, con una nota patafisica di Vincenzo Sparagna, è edito dalla casa editrice ligure Zona ed è in vendita in tutte le librerie italiane e su Amazon.

I grandi fatti di cronaca, le notizie più curiose, il gossip, i personaggi più truci, mitici, simpatici o antipatici raccontati in 140 micidiali caratteri di satira pura e vignette al vetriolo. Per leggere, ridere e comprendere, oltre le righe, oltre quello che ci raccontano e diversamente da come ce la danno a intendere. Un libro irridente e scanzonato che offre mille punti di vista differenti sull’informazione di oggi, per una riflessione a volte amara ma sempre puntuale e profonda. Sempre “sulla notizia”.

Ecco qualche esempio: “Lavoro, arrivano le ‘ferie solidali’. Si passeranno direttamente alla Caritas”; “Sbarcati in Grecia 1800 migranti. Si sono immediatamente prodigati per soccorrere la popolazione locale”; “Papa Francesco: ‘a una suora che non sorride manca qualcosa’. Per un attimo ho temuto che ci dicesse anche cosa”; “25 Aprile, Renzi a Marzabotto parla della Resistenza: ‘Si misura in Ohm’”.

Da queste raffiche di spilli sottili, lanciati come proiettili da una inesausta mitragliatrice linguistica, viene crivellato di colpi ogni media, stampato o virtuale, ma prima di tutto la TV con il suo pressappochismo strutturale, le sue velocità obbligate, la semplificazione irritante, l’idiozia pseudo-nazionalpopolare.

Tra gli admin anche un rappresentante della Liguria, il rapallese Michele Breda (MikusRB): “Gli piace bestemmiare e bere vino, gli piace far casino, ma non è nato fesso. E’ l’unico che dà direttive politiche al gruppo, ma nessuno le ascolta”, si legge nelle biografie del volume.

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