La protesta

Iren, presidio dei lavoratori Usb contro tagli e privatizzazioni: “Manutenzione e sicurezza a rischio”

Genova. Alcune decine di lavoratori del sindacato Usb hanno manifestato questa mattina davanti alla sede di Iren in via Piacenza. La protesta nasce per contestare la riorganizzazione del gruppo che ha avuto come conseguenza “ristrutturazioni, tagli ed esternalizzazioni che hanno “ridotto le risorse per la manutenzione ordinaria portando all’attuale situazione di emergenza continua per le tubazioni rotte” spiega il coordinatore regionale di Usb Maurizio Rimassa.

“In questa situazione – spiegano i lavoratori in un volantino – si svende Amiu ad Iren, operazione che nulla ha che vedere con le reali esigenze della città, così come si continua a ignorare il voto dei cittadini al referendum sull’acqua per continuare a garantire profitti a fondi di investimento e privati”.

Alla manifestazione hanno partecipato una delegazione dei lavoratori di Amiu e anche i vigili del fuoco che denunciano “il peggioramento delle condizioni di sicurezza per i cittadini e per i lavoratori nelle fughe di gas causate dalle politiche di Iren”. Al presidio hanno partecipato anche alcuni esponenti del M5S, Altra Liguria e Pcl.

Una delegazione ha incontrato nella sede di Iren i funzionari dell’azienda multiservizi: “Un incontro inutile – spiega Rimassa – visto che ormai Genova per Iren non conta nulla dal punto di vista decisionale, ma noi continueremo a denunciare questa situazione”. L’obiettivo del sindacato è quello di portare in piazza i lavoratori delle partecipate del Comune di Genova in un’unica protesta contro la privatizzazione dei servizi pubblici.

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