Genova. Il C.E.S.T.O, associazione in prima fila nel promuovere una città solidale, ha dato vita nel corso degli ultimi anni a un’esperienza virtuosa di accoglienza diffusa, con l’obiettivo di trasformare rifugiati e richiedenti asilo in protagonisti della vita sociale e culturale della città. Nelle storie dei rifugiati e nell’esperienza di accoglienza ad opera degli educatori del C.E.S.T.O risiede un patrimonio di conoscenza e di auto-formazione che è importante trasmettere e discutere nelle aule universitarie. Il Corso di Sociologia dei processi migratori e il Laboratorio di Sociologia Visuale dell’Università di Genova vogliono coinvolgere gli studenti in questa esperienza al fine di generare dinamiche di apprendimento centrate sull’esperienza diretta e la partecipazione. Al tempo stesso è nostro obiettivo aprire l’Università ai rifugiati e ai richiedenti asilo favorendo un primo contatto e la possibilità di valutare una prosecuzione degli studi avviati.
I Rifugiati e i richiedenti asilo inseriti nelle strutture gestite dal C.E.S.T.O parteciperanno agli incontri del Corso di Sociologia delle migrazioni mentre, gli studenti del corso visiteranno le strutture di accoglienza e alloggio per immergersi nei contesti quotidiani della migrazione.
Programma Uni-refugees
Lunedi 21 novembre. Lezione pubblica presso Disfor/Università degli Studi di Genova. Aula 6 (ore 16-19). Primo incontro fra richiedenti asilo, operatori e studenti. Saluti del Direttore del Disfor, Prof. G. Amoretti
Martedi 22 novembre. Esperienze di ricerca ed intervento dai campi profughi: Calais, Ventimiglia, Sabra e Shatila. Interviene G. Marchetti (giornalista free-lance). Disfor, Aula Magna, 16-19
Martedì 22/venerdì 25 novembre. Visita delle strutture di accoglienza e alloggio da parte degli studenti.
Giovedì 24 novembre. Le procedure e i luoghi dell’asilo in Italia. Interviene A. Torre, Direttore, Centro Studi Medi. Disfor, Aula Magna, ore 16
Lunedì 28 novembre. Restituzione pubblica del percorso realizzato. Giardini Luzzati/area archeologica, ore 16.