Genova. Alcuni sperano di rientrare a casa al più presto, altri dovranno probabilmente rassegnarsi e trovare sistemazioni alternative. La grande frana tra via Daneo e via Portazza addita, come spesso accade, la cementificazione selvaggia degli anni ’50 e ’60 e costringe i tecnici ad una valutazione della stabilità della zona, per capire se almeno una parte dei 130 abitanti sfollati possano riappropriarsi della loro vita.
“Facciamo chiarezza anche sulle responsabilità: stiamo parlando – spiega l’assessore comunale alla Protezione Civile Gianni Crivello – di una frana privata, nelle scorse settimane avevamo già fatto un’ingiunzione ai proprietari. Era naturalmente un dovere del pubblico occuparsene, visto che ci troviamo in una delle zone più complesse che si affacciano sul già problematico torrente Fereggiano. Per questo abbiamo fatto un sopralluogo con l’ingegner Pinasco e abbiamo iniziato ad intervenire. Il nostro compito ora è garantire la sicurezza dei cittadini, nessuno sarà lasciato solo”.
“Ci troviamo di fronte ad una situazione complicatissima – ha concluso il sindaco Marco Doria, intervenuto assieme a Crivello e all’assessore Anna Maria Dagnino -, guardate come è stata costruita la città. Dobbiamo ringraziare i vigili del fuoco e la protezione civile per la velocità e l’efficienza con cui sono intervenuti. Come sempre provvederemo per risolvere il problema degli sfollati”.