Genova. Tutto come preventivato. Arrivano le piogge e il rio Pianego sulle alture di Fegino si gonfia d’acqua.
Ma l’acqua non è solo marrone di terra. Ben visibili, come si vede dalla foto scattata nei pressi dei giardini Montecucco, ci sono le iridescenze del petrolio di cui la terra è rimasta intrisa a distanza di sette mesi dalla rottura dell’oleodotto Iplom che ha riversato una marea nera nel Pianego e ne Fegino e poi nel torrente polcevera.
“Questo è il risultato della mancata bonifica – tuona Antonella Marras presidente del comitato spontaneo Borzoli Fegino – e mentre ancora Iplom se la prende comoda con il piano di caratterizzazione, questi sono i risultati. E la domanda che ci poniamo è: Che cosa sta scendendo sul Polcevera?”