Genova. Le buste del bando di gara per aprire entro dicembre 2017 il cantiere dello scolmatore del torrente Bisagno sono state aperte questa mattina. Lo ha annunciato il responsabile di ‘Italia Sicura’ Erasmo D’Angelis stamani a Genova a Palazzo Ducale all’incontro pubblico ‘Progettare l’assetto idrogeologico’.
“Genova oggi è la città europea con più investimenti per la sicurezza idrogeologica – sottolinea D’Angelis – un cantiere a cielo aperto e la dimostrazione che gli italiani sono capaci di fare qualsiasi cosa, se vogliono. Il cambio di passo è stato evidente, abbiamo voltato pagina per la sicurezza dei cittadini”. Si tratta di un’opera da 165 milioni di euro attesa da oltre 40 anni.
D’Angelis ha poi parlato di un efficace piano nazionale di opere anti-alluvione. “Genova lo dimostra con nove cantieri aperti o vicini all’apertura per 402 milioni di euro investiti, così come c’è un piano per l’area metropolitana genovese e l’intera Liguria – ha detto – Abbiamo un piano finanziario nazionale da 7,7 miliardi contro il dissesto e abbiamo recuperato 2,2 miliardi dal ‘non speso’ dall’anno 2000 attivando circa 1.300 cantieri, piccoli e grandi, tutti molto utili”.
“La ‘norma Bisagno’ – ha concluso – ha sbloccato i cantieri, che non si fermano più per un ricorso del secondo arrivato nel bando di gara, il cantiere si apre, ci si vede al collaudo, poi la verità giudiziaria farà il suo corso, non abbiamo la bacchetta magica, servono anni di cantieri, ma metteremo in sicurezza idrogeologica tutta l’Italia in dieci-quindici anni”.