Genova. Il terzo valico cambierà nome ed Rfi è intenzionata, come prevede il nuovo codice degli appalti a prendere a subito in mano la direzione dei lavori. Lo ha spiegato ieri ad Alessandria Maurizio Gentile,amministratore delegato e direttore generale di Rete Ferroviaria Italiana dopo l’inchiesta che ha portato agli arresti di 14 tra dirigenti e funzionari del Cociv e imprenditori. Gentile, intervenuto all’incontro pubblico organizzato ad Alessandria dal commissario di governo del Tervo Valico, Iolanda Romano, per discutere dell’impiego dei 60 milioni di euro destinati al territorio nell’ambito dell’opera, ha spiegato che “quanto accaduto ci impone un passo avanti affinché niente sia come prima”.
“Nell’attesa degli esiti dell’inchiesta, RFI, ha già avviato controlli capillari sia della qualità dei materiali utilizzati che della conformità dei lavori realizzati finora. Inoltre, al di là, delle decisioni che verranno prese di concerto con il Ministro alle Infrastrutture, Graziano Delrio e il Presidente dell’Autorità Anticorruzione, Raffaele Cantone, riteniamo necessario, in quanto Committente, prendere in mano, da subito, la direzione lavori, così come prevede il nuovo Codice degli Appalti”.
Inoltre, Rfi sarà presente nelle commissioni di gara: “Occorre, inoltre, cambiare le regole di assegnazione delle gare, per questo motivo, RFI sarà presente all’interno delle Commissioni di gara con un proprio membro designato”.
E per dare un segno di discontinuità, anche formale, il Terzo Valico cambierà nome: “Un ulteriore segnale di cambiamento può passare anche dal cambio di nome dell’opera – ha dichiarato Gentile – che non è tecnicamente un valico ma una galleria di base come quella realizzata dagli Svizzeri sul Gottardo”. Il terzo valico dovrebbe quindi chiamarsi “Tunnel dei Giovi”.
“Nonostante quanto accaduto negli ultimi giorni in seguito all’indagine della Procura della Repubblica di Genova che ha coinvolto protagonisti privati e non pubblici – precisa Gentile – RFI non ha avuto dubbi sul fatto di essere presente a questa importante giornata. Aver deciso di “metterci la faccia” è, per noi, testimonianza del fatto che stiamo lavorando e vogliamo continuare a farlo nella legalità”.