Primo incontro

I sindacati: “Estendere l’area di crisi non complessa a tutta la Liguria”

Manifestazione sindacale - Cgil, Cisl, Uil
Foto d'archivio

Genova. Oggi i segretari regionali di Cgil, Cisl, Uil Liguria hanno incontrato l’assessore regionale Edoardo Rixi sul tema delle aree di crisi industriali non complesse.

“E’ compito della Regione Liguria avviare la procedura per individuare le aree che possono essere candidate a beneficiare di importanti agevolazioni finanziarie. Si tratta di un’opportunità irripetibile per attrarre investimenti grazie all’impegno di risorse pubbliche nazionali; occasione che si aggiunge al riconoscimento di Savona come area di crisi complessa” affermano i sindacati.

“Il comparto manifatturiero ha bisogno di essere rafforzato e mantenuto, per questa ragione abbiamo ribadito alla Regione la necessità di una politica industriale che preveda investimenti pubblici e privati per tutti i territori liguri. Per questo abbiamo chiesto di estendere la candidatura a tutto il territorio regionale e non lasciare scoperta nessuna provincia”.

“La crisi non è alle spalle perché le aziende continuano a licenziare e a chiudere, i giovani continuano ad andare via e la Liguria sta diventando sempre più piccola e sempre più anziana. Servono strumenti e il riconoscimento dell’area di crisi non complessa va in questa direzione. Servono politiche per delineare un progetto per il futuro e un nuovo modello di sviluppo che recuperi e valorizzi le migliori energie del territorio” aggiungono Cgil, Cisl, Uil Liguria.

“All’Assessore Rixi abbiamo ricordato che serve un lavoro comune tra Istituzioni e parti sociali e spetta alla Regione fare la propria parte iniziando dai Fondi Europei. Il rischio è che passi il tempo e si sprechino le opportunità, a partire dalla programmazione dei Fondi Europei che non va lasciata in pasto alle polemiche politiche. Siamo dentro una perenne campagna elettorale che non risparmia accuse e colpi ad effetto ma l’impressione è che non succeda mai nulla”.

“Siamo convinti che la Regione, oltre ad occuparsi delle emergenze occupazionali, possa fare molto per aiutare lo sviluppo e rendere più competitivo il territorio. Per questo chiediamo alla Regione di condividere alcune scelte di campo con le parti sociali”.

“Dobbiamo investire nel futuro e dobbiamo cominciare a farlo subito a partire proprio da dove le risorse ci sono e si possono spendere. Basta polemiche. Proviamo a fare qualcosa di concreto. Partiamo dalla messa in sicurezza del territorio, le risorse ci sono. Sono quelle del Fondo europeo di sviluppo regionale ma si possono utilizzare meglio quelle del Programma di Sviluppo rurale. Si tratta di costruire i bandi, affidare i lavori e creare occupazione vera. Partiamo dal sostenere le politiche di efficientamento energetico. Partiamo dall’efficientamento del patrimonio immobiliare pubblico per aiutare i processi di innovazione e offrire occasioni di lavoro di qualità. Vogliamo discutere di cose concrete per creare lavoro e reddito per i liguri” concludono i sindacati.

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