Non solo emergenza

Sanità, l’appello di Tursi alla Regione: “Più risorse per le cure intermedie e case della salute in ogni distretto”

La commissione, convocata per il 'caso Micone', ha affrontato il tema della riorganizzazione sanitaria

Luoghi

Genova. “Chiederemo alla Regione di convocare una conferenza dei sindaci sul tema della riorganizzazione sanitaria per sapere se e quando realizzerà l’ospedale del ponente su cui 40 sindaci hanno dato indicazione per l’area di Erzelli e come pensa di incrementare le strutture di cura intermedia e le case della salute”. Lo ha detto l’assessore comunale ai servizi sociali Emanuela Fracassi al termine della commissione che questa mattina ha affrontato la situazione del sistema sanitario in particolare in Valpolcevera e nel Ponente.

La commissione, chiesta ai consiglieri del M5S era stata convocata dopo il trasferimento del reparto di Neurologia dal Micone al Villa Scassi, che ha fatto tra l’altro nascere un comitato a difesa dell’ospedale di Sestri ponente.

Alcuni membri del comitato, che fra l’altro ha raccolto 3500 firme e chiede fra l’altro che in attesa dell’ospedale del ponente vengano ripristinati a sestri i reparti di emergenza.

“Prima della chiusura del pronto soccorso a Sestri ponente c’erano 16 mila accessi in media, ora nel sistema di primo intervento, sono diventati 6 mila – ha spiegato Mario Iannuzzi, della Fials – e anche dal ospedale Gallino 80% degli accessi dopo la chiusura del pronto soccorso si è riversata al Villa Scassi”.

Ma non è esiste solo un problema di emergenza e di pronto soccorso: “Nel sistema sanitario ligure alla fine l’emergenza è l’unica cosa che funziona sottolinea però Clizia Nicolella, consigliera comunale e medico proprio al Pronto soccorso dello Scassi – il problema è che da Sampierdarena i pazienti non si muovo più. Quel che serve è un che il piano sanitario regionale venga attivato in tutti i suoi punti, con più posti letto per la media degenza e la riabilitazione e con la realizzazione delle Case della salute che possono consentire ai medici di base di fare il loro lavoro soprattutto sulla prevenzione”. Concorda sul punto anche il collega consigliere e medico al San Martino Leonardo Chessa: “Alla Regione occorre chiedere che vengano incrementate le risorse per le cure intermedie e che vi sia una casa della salute per ogni distretto”.

Anche la presidente del Municipio Valpolcevera Iole Murruni sottolinea come “In Valpolevera sono già stati chiusi il Pastorino e il Celesiacon la promessa di servizi che non sono mai stati dati. La casa della salute dove è? La Regione è arrivata a formulare la proposta di trasformare il Pastorino in casa della salute anche se non ha gli spazi e ancora, nonostante la lettera inviata all’assessore da noi e dai 5 Comuni limitrofi, non hanno avuto un’interlocuzione ufficiale”.

Il presidente del Medio ponente Giuseppe Spatola ha sottolineato che “la Asl 3 ha assicurato che l’ospedale Micone non subirà altri tagli, ma ha anche ricordato come in una situazione di indecisione sulla sede dell’ospedale del ponente ad essere penalizzati sono i corniglianesi che ancora devono vedere la riqualificazione dell’area intorno a Villa Bombrini che sembrava potesse essere sede del nuovo ospedale: “Visto che il Comune ha ufficialmente espresso la propria posizione a favore di Erzelli nel libro bianco della Regione, a questo punto chiedo che che la riqualificazione di Cornigliano, dove fra l’altro le risorse ci sono, possa finalmente partire”.

leggi anche
padiglione 9 bis villa scassi sampierdarena ospedale
Protocollo d'intesa
Università e Regione per una sanità più efficiente. Viale: “Più cure e qualità”

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.