Genova. I carabinieri del nucleo investigativo hanno sequestrato dalla discarica di Rio Marsiglia a Recco diciotto ecoballe che sono state aperte e da cui sono stati repertati alcuni elementi anche se il materiale risulta triturato e alla vista non sarebbero apparsi frammenti di ossa. La ricerca, oltre al ritrovamento della testa di Albano Crocco, mira anche a trovare l’arma del delitto, un fucile da caccia e probabilmente un machete molto affilato.
Il materiale repertato è stato inviato al Ris di Parma che questa mattina ha aperto formalmente i reperti che saranno analizzati uno a uno nei prossimi giorni
L’analisi richiederà qualche tempo, fra le priorità date dagli investigatori al Ris è un esame più approfondito dello stub, alla ricerca di eventuali tracce di polvere dal sparo sulle mani di Claudio Borgarelli, nipote del pensionato decapitato 13 giorni fa nel bosco di Craviasco. Borgarelli è indagato per omicidio volontario con l’aggravante della premeditazione e di sottrazione e soppressione di una parte del cadavere, vale a dire della testa dell’uomo che è stata tagliata di netto e scomparsa nel nulla.
Tra le priorità richieste al Ris anche l’esame del dna sul giubbotto di Albano Crocco nella speranza che l’assassino abbia lasciato il proprio profilo biologico nel trascinare il cadavere per un centinaio di metri lungo il sentiero.
I famigliari di Albano Crocco hanno ottenuto nel frattempo oggi dal sostituto procuratore Silvio Franz il nulla osta per i funerali. D’accordo con la famiglia il pm ha atteso a lungo nella speranza che la testa venisse ritrovata e salma potesse essere ricomposta, ma ora i familiari hanno fatto prevalere la sacrosanta esigenza di porgere l’estremo saluto al loro caro. I funerali dovrebbero tenersi sabato pomeriggio in località Tasso nel Comune di Lumarzo
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