Genova. Claudio Borgarelli è stato arrestato dopo oltre due settimane dalla morte di Albano Crocco, il pensionato di Lumarzo trovato decapitato nei boschi di Lumarzo lo scorso 11 ottobre.
Borgarelli, nipote del fungaiolo barbaramente ucciso, è indagato per omicidio volontario con l’aggravante della premeditazione e di sottrazione e soppressione di una parte del cadavere. La testa dell’uomo è stata tagliata di netto ed è tutt’ora scomparsa nel nulla, nonostante l’impiego di speciali cani molecolari provenienti da Bologna e addestrati per il ritrovamento dei cadaveri.
L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata firmata dal gip Paola Faggioni sulla base di un’istanza presentata dal pm Silvio Franz. L’uomo assistito dall’avvocato Antonio Rubino è stato trasferito in carcere a Marassi a Genova.
Tre giorni fa i carabinieri del nucleo investigativo avevano sequestrato dalla discarica di Rio Marsiglia a Recco diciotto ecoballe da cui sono stati repertati alcuni elementi anche se il materiale risulta triturato e alla vista non sarebbero apparsi frammenti di ossa. La ricerca, oltre al ritrovamento della testa di Albano Crocco, mira anche a trovare l’arma del delitto, un fucile da caccia e probabilmente un machete molto affilato. [tag name=”fungaiolo decapitato”]
Anche il Ris di Parma ha effettuato rilevazioni per un esame più approfondito dello stub e sul dna sul giubbotto di Albano Crocco per vedere se l’assassino avesse lasciato il proprio profilo biologico nel trascinare il cadavere lungo il sentiero.
Le ragioni dell’omicidio risiederebbero in dissidi che andavano avanti da anni, e in ultimo avrebbero riguardato l’utilizzo di Crocco di un sentiero di proprietà di Borgarelli per accedere al bosco.