Lumarzo. Non ci sono tracce di sangue nelle camere e nel bagno dell’abitazione di Claudio Borgarelli, nipote di Albano Cracco, nel mirino degli inquirenti per il barbaro omicidio dell’ex infermiere in pensione a Lumarzo. E’ l’esito, negativo, degli accertamenti con i raggi infrarossi effettuati dai carabinieri della sezione rilievo nella villetta dell’indagato.
Ma l’ultima parola in fatto di prove biologiche spetta agli specialisti del Ris di Parma che stanno analizzando le armi,
pistola e coltelli, e tutti gli altri reperti sequestrati nell’abitazione dell’indagato.
Decisivo potrebbe risultare lo stub, che proverebbe se il nipote di Crocco abbia o meno usato di recente armi da sparo. Analisi accurate sono state svolte anche sul cadavere di Crocco per verificare se ci siano tracce biologiche che possono portare al dna dell’assassino
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