Paolo Nucera non ha commesso il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso. Nucera, ritenuto capo della ‘ndrangheta di Lavagna, era finito in carcere lo scorso giugno per una inchiesta sulle infiltrazioni mafiose nel Comune.
Per lui il pm Alberto Lari aveva chiesto la condanna a 12 anni. Il processo era uno stralcio dell’inchiesta Maglio 3 della Dda di Genova che aveva portato in carcere 12 presunti boss e affiliati della ‘ndrangheta. Nucera era stato arrestato insieme ai due fratelli Antonio e Francesco e ad Antonio e Francesco Rodà nell’inchiesta I conti di Lavagna, mentre erano finiti ai domiciliari l’ex sindaco Giuseppe Sanguineti, il consigliere comunale Massimo Talerico e l’ex deputata dell’Udc Gabriella Mondello.
Secondo l’accusa, i politici avrebbero ottenuto l’appoggio elettorale dalle famiglie dei presunti boss in cambio di favori per la gestione dei rifiuti e dei chioschi sul litorale.