Genova. Dalle icone al disegno, dalle polaroid, ai ritratti, al cinema, fino al rapporto tra Andy Warhol e l’Italia. A trent’anni dalla scomparsa del maestro della pop art Palazzo Ducale di Genova dedica una grande retrospettiva ad Andy Warhol. Un viaggio attraverso circa 170 opere tra tele, stampe, disegni e polaroid, provenienti da collezioni private, musei e fondazioni pubbliche e private italiane e straniere.
Sei, quindi, le linee conduttrici attraverso le quali si sviLuppa il percorso della mostra che copre l’intero arco dell’attività dell’artista. “Nel campo dell’arte dobbiamo parlare di un prima di Warhol e di un dopo Warhol Andy – spiega il curatore, Luca Betrice – visto che Warhol è stato capace di intuire e anticipare i profondi cambiamenti che la società contemporanea avrebbe attraversato a partire dall’era pop, da quando cioè l’opera d’arte comincia a relazionarsi quotidianamente con la società dei massmedia, delle merci e del consumo”.
In mostra alcuni straordinari disegni preparatori che anticipano dipinti famosi come il Dollaro o il Mao; le icone di Marilyn, qui presente sia nella serigrafia del 1967 sia nella tela Four Marilyn, della Campbell Soup e delle Brillo Boxes; i ritratti di volti noti come Man Ray, Liza Minnelli, Mick Jagger, Miguel Bosè e di alcuni importanti personaggi italiani: Gianni Agnelli, Giorgio Armani e Sandro Chia. Un’intera sezione è poi dedicata alle polaroid, tanto importante e utilizzata da Andy Warhol per immortalare celebrities, amici, star e starlett e di cui si presentano oltre 90 pezzi.