Con un ps

M5S, sulle candidature è scontro aperto: lo staff delegittima la plenaria genovese

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Genova. La spaccatura nel M5S arriva a metà pomeriggio quando sul blog di Beppe Grillo compare un ps, solo una piccola noticina a firma dello staff in un post relativo al referendum. “Ps: per Genova nelle prossime settimane si raccoglieranno le candidature on line per le amministrative del 2017”.

A meno di 24 ore dall’assemblea plenaria di ieri sera, in cui per tentare di porre un freno alle polemiche è stata una deroga sui tempi delle candidature (dovevano essere chiuse ieri) fissando la dead-line tra una settimana con una nuova plenaria fissata per giovedì 27 ottobre, lo staff di fatto delegittima il meetup e scrive che le candidature si raccoglieranno nelle prossime settimane.

Ieri sera non era presente nessuno dei più stretti sostenitori di Alice Salvatore. Erano tutti a Certosa a fare la claque alla loro portavoce nel dibattito che la contrapponeva a Pippo Rossetti. Avevano chiesto di cambiare la data della plenaria per quell’incontro.

Così non è stato, e loro hanno disertato in massa. Così, dopo il discorso di Paolo Putti che ha spiegato che non si candiderà a sindaco di Genova, sono stati solo quattro a dare la propria disponibilità: Marika Cassimatis, insegnante e già candidata alle scorse regionali, quelle dell’iscritto Enrico Petrocchi e quelle di due lavoratori del ponente Fabio Ceraudo dell’Ilva e Giorgio Bovio di Piaggio Aero.

Gli ‘altri’ non hanno neppure mandato le candidature via email. Nemmeno Luca Pirondini, il più vicino ad Alice Salvatore, si è candidato. Anzi, Pirondini ha inviato una lettera al meetup, firmata da altri 66 attivisti in cui attacca la plenaria: “Basta attivisti storici che pensano di contare più di uno, che si permettono di dare ordini ad altri, che pensano di poter fare il bello ed il cattivo tempo o che si sentono liberi di usare toni autoritari. Che il concetto di “uno vale uno” non ci abbandoni mai. Il Meetup come il MoVimento non è di chi è arrivato prima ma di tutti i cittadini genovesi pronti a sacrificare un po’ del proprio tempo, tanto o poco che sia, per partecipare attivamente al cambiamento della nostra città. Non dimentichiamolo mai. In conclusione, rimettiamo agli organi preposti del M5S la gestione delle candidature per le amministrative di Genova 2017, poichè soltanto in loro riconosciamo il ruolo di garante delle regole atte ad effettuare le migliori scelte possibili”.

La risposta è arrivata dopo poche ore. Una porta in faccia alla Plenaria di ieri sera il cui valore diventa pari a zero. Ieri sera Paolo Putti aveva lanciato un attacco chiaro alla portavoce in Regione e allo stesso Grillo: “Io non ho paura di capi, capetti e arrivisti. Per questo sto patendo nel M5S. Sono entrato qui dentro per far pensare la gente,non sono fatto per allevare consumatori di voti”. Ma aveva fatto capire che sarebbe rimasto nel M5S, almeno per ora. Difficile dire se questa delegittimazione potrà far cambiare idea a lui e a tanti altri.

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