Genova. Tutti insieme sul palco ad indicare una posizione comune, sindacati, Regione e Comune di Genova, che questa volta ha consentito senza colpo ferire di arrivare a un accordo che garantisce ai lavoratori dell’Ilva di Cornigliano un anno di lavori di pubblica utilità grazie ai 5 milioni finanziati dal Governo mentre incombe la procedura di vendita, considerata da molti necessaria ma che presenta molti punti oscuri soprattutto dal punto di vista occupazionale.
“Da quando la famiglia Riva è stata spazzata via da un tornado giudiziario, senza entrare nei meriti delle responsabilità, l’Ilva è rimasta una grande azienda fondamentale senza una guida – ha detto il sindaco di Genova Marco Doria, intervenuto all’assemblea che si è tenuta questo pomeriggio alla Sala Chiamata al Porto – Questa situazione non poteva essere protratta all’infinito e l’operazione che si sta facendo è necessaria. Il Comune di Genova non può decidere quale delle due cordate farà l’offerta migliore ma il nostro compito sarà quello di rendere evidente che l’offerta migliore sia quella che fornisce le maggiori garanzie industriali e occupazionali per la città”.
Con lui a rappresentare l’amministrazione comunale c’era l’assessore allo Sviluppo economico Emanuele Piazza, mentre i funzionari del Comune registravano le adesioni dei dipendenti dello stabilimento di Cornigliano ai progetti che partiranno da domani mattina. “Questo finanziamento è importante – ha detto Doria – perché evita il rischio che i cittadini pensino che i soldi per i lavorai socialmente utili siano risorse sottratte alla riqualificazione del quartiere di Cornigliano e queste due finalità non possono essere in contrasto”. Infine il sindaco ha auspicato un impegno massimo da parte di tutti sull’organizzazione e la realizzazione dei lavori di pubblica utilità: “L’amministrazione ci mette la faccia per organizzarli al meglio, i lavoratori dovranno fare la loro parte affinché nessuno possa dire che i lavoratori stanno rubando soldi pubblici. Questa non è la prima partita che giochiamo e non sarà l’ultima. Quel che conta è giocarla al meglio”.
Anche il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, accompagnato dall’assessore regionale allo Sviluppo economico Edoardo Rixi ha preso la parola davanti ai 550 lavoratori venuti ai registrarsi ai progetti che prenderanno avvio domani mattina. “Mi auguro che questa sia l’ultima volta che troviamo una situazione tampone – ha detto Toti – e che si trovi presto attorno a un tavolo in cui il Governo ci dia un obiettivo e una prospettiva per cui i soldi si possano utilizzare per chi all’Ilva lavora oggi e magari per i propri figli, senza continuare a dover tamponare le cose di sei mesi in sei mesi”. “Questo accordo – ha aggiunto il Governatore – garantisce un minimo di serenità. I mesi non sono molti ma è quel poco che basta per ragionare insieme su cosa si intende fare per il futuro della siderurgia in questo Paese e soprattutto in questa città a partire dagli investimenti”.
“E’ un accordo che accogliamo con soddisfazione – ha detto in apertura di assemblea il coordinatore dell’rsu Armando Palombo – in questa battaglia di difesa incassiamo per un altro anno il rispetto dell’accordo di programma, ma la vicenda è tutt’altro che finita”. Al tavolo anche i segretari di Fiom, Fim e Uilm. “Oggi abbiamo ottenuto un buon risultato ma il piano di ambientalizzazione Genova lo ha già pagato – ha ricordato il segretario della Fim Cisl Alessandro Vella – chiediamo che Geova non paghi il prezzo ella deindustrializzazione”. Per il segretario genovese della Fiom Bruno Manganaro “questa volta l’accordo è arrivato rapidamente e questo grazie al fatto che in passato i lavoratori hanno difeso il rispetto dell’accordo di programma con la lotta”.