Genova. L’ordinanza antismog o anti vespa come è ben presto stata soprannominata, non è finita in un cassetto, anzi. Lo ha ribadito oggi l’assessore all’ambiente del comune di Genova, Italo Porcile, rispondendo all’interrogazione del consigliere Pd, Claudio Villa.
“A nome dei 20 mila genovesi che fanno uso di questi veicoli volevo chiedere informazioni – ha esordito Villa in Aula – dati i pareri degli esperti in merito alla situazione smog in città e alle vere fonti inquinanti che ormai abbiamo tutti constatato. Mi chiedo inoltre come mai si continui a parlare di questa ordinanza e non si persegua, al contrario, l’odg che suggeriva all’assessore di limitare i livelli di inquinamento delle navi in porto, dei riscaldamenti, e dei mezzi pubblici, o del trasporto rifiuti.
La strada (in salita) dell’ordinanza portata avanti dalla giunta iniziò a gennaio poi tra polemiche e stop sembrava bloccata. Fino a oggi. “Pensavamo avesse portato a un ragionamento più ampio – ha sottolineato Villa – i rilievi fatti non sono certamente dipendenti da questo numero di veicoli, di cui per altro la popolazione ha bisogno, e tenuto conto che il trasporto pubblico non riesce a rispondere alle esigenze dei genovesi”.
La giunta però pare non smuoversi dalla posizione iniziale, fermo restando il confronto in una prossima commissione che verterà soprattutto sui dati degli inquinanti.
“Detto che semmai mi preoccuperei dei cittadini che hanno solo quel tipo di mezzi – ha risposto Porcile – il quadro lo abbiamo descritto più volte in commissione a primavera, aggiorneremo ora il consiglio sulle iniziative assunte dal Comune e dagli enti sovracomunali, secondo il piano regionale contro l’inquinamento”. Ma “l’ipotesi dell’ordinanza non è finita nel cassetto – ha ribadito l’assessore – ma è oggetto di valutazione in questi giorni”.
Secondo Tursi i dati confermano quello che Città Metropolitana, Regione, Comunità Europea richiedono, e cioè intervenire anche sul traffico veicolare. “L’esigenza quindi permane – ha detto ancora Porcile – con la disponibilità certo ad inserire il provvedimento in un quadro più ampio di iniziative, libero però da slogan e pregiudizi. Ricordo che l’ordinanza anti vespe è al contrario un’iniziativa contro l’emissione di pm e ossido d’azoto. In commissione daremo l’apporto di ogni sostanza inquinante da ciascuna fonte e la differenza tra i vari mezzi”.