Genova. Potrebbe essere premeditato l’omicidio di Albano Crocco avvenuto martedì mattina nei boschi di Lumarzo. L’ipotesi di reato resta al momento contro ignoti anche se gli investigatori hanno dei tre sospetti iniziali in particolare stanno concentrando le indagini su uno di loro che già ieri è stato ascoltato a lungo in caserma dai militari e la sua casa, che si trova proprio all’inizio del bosco dove è stato trovato il corso, è stata perquisita. Sia ieri, sia di nuovo a lungo questa mattina.
Si tratta di Claudio Borgarelli, un parente della vittima, che aveva avuto con lui qualche dissidio per una questione di terreni. “Non ho la minima idea di chi possa avere ucciso mio zio – dice lui – credo che i carabinieri abbiano voluto perquisire la mia casa perche’ e’ la piu’ vicina al bosco dove e’ stato trovato ucciso. Ma io sono tranquillo”. A Borgarelli, anch’egli infermiere come lo zio, i carabinieri della scientifica hanno sequestrato alcuni coltelli e altre armi a lama e una pistola, un revolver regolarmente detenuto.
I Carabinieri hanno smentito che l’uomo sia formalmente indagato. E lo stesso ha detto l’infermiere: “Io indagato? Non mi risulta senno’ avrei dovuto farmi tutelare da un avvocato” “E’ vero, mesi fa avevo litigato con mio zio perche’ aveva scaricato dei materiali di risulta quasi davanti a casa mia e per questo da allora non ci rivolgevamo piu’ la parola – ha raccontato l’uomo – Ma era tutto finito li’, tanto che pur potendolo denunciare alla forestale non lo feci. Ho solo preteso che portasse via quei detriti”. L’infermiere ammette che la mattina della scomparsa dello zio era in casa: “Ho visto la sua auto posteggiata sotto casa mia, dove finisce la strada carrabile. Ho fatto dei lavoretti e poi sono uscito, sono andato a Genova per alcune commissioni e fatto benzina. A che ora sono rientrato? Non me lo chieda, non ne ho piu’ pallida idea”.
Intanto domattina sul corpo della vittima verrà eseguita l’autopsia da parte del medico legale Alessandro Bonsignore per tentare di capire la causa della morte e in particolare la distanza da cui il colpo è stato sparato a seconda del numero e del posizionamento dei pallini. Ma ovviamente la mancanza della testa rende il tutto più complesso. Anche questa mattina i cani molecolari hanno cercato a lungo e senza esito.