Il pm

Famiglia sequestrata e rapinata in casa a Rapallo: chiesti 33 anni per la banda cinese

Corso Assereto a Rapallo

Genova. In tutto 33 anni di pena e l’espulsione una volta espiata per la banda di cinesi ritenuti responsabili della rapina avvenuta a Rapallo il 18 agosto 2015 in casa di un connazionale in corso Assereto.

Furono arrestati in quattro (3 uomini e una donna) lo scorso 23 dicembre, a Bologna e Prato, dove scattò il blitz dei carabinieri di Genova, condotto dall’Arma sammargheritese, con la collaborazione ed il supporto dei Comandi Provinciali locali.

La donna era baby sitter di una bimba in casa della famiglia rapinata e avrebbe fatto da basista. In tre (uno è rimasto ignoto) sono entrati in casa con l’aiuto della donna e quando i componenti della famiglia (marito, moglie e figlio sedicenne) sono rincasati sono stati percossi, legati e imbavagliati. Il bottino era stato di 3.000 euro in contanti e di alcune borse “firmate”.

Più informazioni
leggi anche
Carlo Bagnasco
Il ringrazionamento
Sgominata banda di rapinatori cinesi, il sindaco di Rapallo: “Grazie ai carabinieri”
Corso Assereto a Rapallo
5 fermi
Rapina in casa a Rapallo, scoperta la gang dei cinesi: sequestravano e rapinavano connazionali contando sull’omertà
Corso Assereto a Rapallo
In corso assereto
Famiglia di cinesi sequestrata e rapinata a Rapallo: presi i colpevoli
Corso Assereto a Rapallo
Eseguite le ordinanze
Famiglia sequestrata e rapinata in casa a Rapallo: la banda cinese resta in carcere
Corso Assereto a Rapallo
Rapina choc
Famiglia sequestrata e rapinata a Rapallo, il racconto del vigilante: “Così ho messo in fuga gli aggressori”
carabinieri santa margherita
Terrore
Rapallo, rapina choc nella notte: sequestrata intera famiglia
coccio
Arrestato
Rivarolo, evade dai domiciliari e tenta rapina in tabaccheria

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.