Rinnovo contratto

Energia e petrolio, rotte le trattative: domani sciopero e corteo a Genova

confindustria
Foto d'archivio

Genova. Rotte le trattative sul rinnovo del contratto nazionale di lavoro per i dipendenti dei settori energia e petrolio. Dopo oltre nove mesi di difficili e complessi confronti, Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil hanno rotto le trattative per il rinnovo del contratto nazionale 2016-2018 (interessati oltre 35 mila dipendenti in aziende come Eni, Snam, Saipem, Shell, Esso, Total, Fina, Erg, ecc.), scaduto il 31 dicembre 2015.

“La protesta si rende necessaria in quanto Confindustria Energia non ha riconosciuto un incremento salariale adeguato al recupero del potere d’acquisto delle retribuzioni proponendo un aumento di 65 euro per il triennio 2016-2018 – spiegano in una nota i sindacati – praticamente la metà della richiesta avanzata in piattaforma”.

Ma questo “non è l’unico nodo della vertenza: in ballo c’è anche il mancato rispetto di impegni presi nel precedente rinnovo contrattuale, la contrazione dei diritti dei lavoratori, in particolare sui turnisti, il silenzio assoluto sulla richiesta del sindacato di incremento delle quote aziendali destinate al “welfare” integrativo”, concludono Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil.

A sostegno della vertenza si terranno 8 ore di sciopero venerdì 28 ottobre durante il quale a Genova è previsto un corteo a partire dalle ore 9,30 in piazza della Vittoria (altezza Arco), per concludersi in Via San Vincenzo sotto la sede di Confindustria.

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