Genova. Mensa scolastica con prodotti biologici? Una realtà per alcuni, una chimera altri. E Genova sembra proprio fra i secondi. Il comune, nella fattispecie, perché invece in provincia alcune amministrazioni si sono già mosse con un bando ad hoc e oggi sono infatti presenti al dibattito sulla refezione biologica al Porto Antico, dal titolo “Mense scolastiche bio: le scelte delle istituzioni che sostengono il territorio”, nell’ambito di Biodomenica, la campagna di AIAB Liguria per promuovere il biologico regionale.
Presenti i rappresentanti dei sei Comuni che hanno promosso il bando per il cibo biologico nelle mense scolastiche del loro territorio: Busalla, Ceranesi, Valbrevenna, Sant’Olcese, Serra Riccò. Assente l’assessore del Comune di Genova, Pino Boero, tra gli invitati al dibattito. (anche l’anno scorso rinunciò a presenziare, sempre all’ultimo minuto).
E proprio martedì scorso il panino libero (la protesta dei genitori per il costo eccessivo di un servizio che peccava in qualità suggellata dalla sentenza di Torino e su cui si sta consumando il braccio di ferro con i dirigenti scolastici) è entrato in Aula Rossa sotto forma di doppia interrogazione alla volta di Boero.
L’assessore ha riferito in numeri: a Genova solo 100 famiglie hanno fatto richiesta di esonero al servizio mensa in favore del panino da casa. “Ultra minoranza”, si è detto. Oggi, però, poteva essere l’occasione per presenziare: il tema vero, al di là del panino libero, riguarda infatti il servizio mensa e la scelta delle istituzioni, che, come dimostrano i casi virtuosi della provincia, sa anche diventare sostegno al territorio.
Dal pubblico, non a caso, sul panino libero è arrivata anche la fatidica domanda. “La miglior risposta a questo problema è una mensa di qualità”.
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