Il commento

Apa (Uilm): “Ora occorre dare una rapida soluzione alla Piaggio”

Piaggio

Genova. “La consegna del primo P180 Avanti Evo allo sceicco Khalifa Al Saif è la dimostrazione evidente della capacità tecnologica della Piaggio, basata su più segmenti di prodotto, vedi il P1HH, l’MPA nonché la parte motoristica e del Service. Lo sceicco non si è limitato solo ad acquisire il primo P180 Avanti Evo ma ne ha opzionato un altro. La vicenda della Piaggio della quale è al corrente il Governo, necessita di una rapida soluzione; Renzi nella sua visita a Genova ha sostenuto che Piaggio è tenuta nella massima considerazione dall’Esecutivo, affidando al Sottosegretario Lotti, suo fido collaboratore, lo sblocco di un’evoluzione positiva della stessa vicenda. Se son rose fioriranno…”. A dirlo è Antonio Apa, Uilm, dopo la consegna del primo velivolo uscito dallo stabilimento di Villanova d’Albenga.

“Noi non abbiamo bisogno di enunciazioni ma di fatti concreti, il Governo a questo punto deve risolvere il dilemma Finmeccanica SI Finmeccanica NO e nell’ambito delle risorse destinate all’industria 4.0, è necessario individuare nella legge di stabilità delle risorse indirizzate al sostegno del P1HH, prodotto a forte tecnologia avanzata, in grado di competere sul mercato da subito e nei prossimi anni. L’individuazione di questo percorso, reso esigibile dall’Esecutivo, non darebbe più nessun alibi a Mubadala, la quale, da un lato deve rinegoziare l’ingente debito contratto con le banche, e dall’altro deve assumersi le sue responsabilità, in quanto azionista di riferimento per mettere dentro la società adeguate risorse in grado di velocizzare rilanciando l’attività produttiva”.

“Ovviamente la Uilm ritiene che un quadro siffatto faciliterebbe tutte le condizioni per far uscire Piaggio dal guado attuale. Il Governo può far valere, qualora individuasse delle risorse, la sua capacità di persuasione nei confronti di Mubadala così come ha evidenziato la Uilm ossia mettendo fine a qualsiasi ipotesi di spezzatino (cessione della parte motoristica e del service) scongiurando in tal senso anche i 132 licenziamenti oggi sospesi da parte della direzione Piaggio. L’auspicio è che il Governo, quando ci convocherà, abbia le idee molto chiare a riguardo. Noi non daremo nessun avallo, se lo rammenti bene l’Esecutivo (di fronte ad una società considerata strategica di cui ne detiene anche la golden power), a qualsiasi ipotesi di nuovi piani industriali a distanza di due anni, che tenda a cedere l’attività produttiva di Piaggio al netto della parte velivolistica, così come da progetto industriale prefigurato da Mubadala. Renzi nella sua recente visita ha sostenuto che l’Italia riparte anche con il contributo di Genova. Bene, ne sia conseguente”.

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