Genova. La distanza è di circa un chilometro e separa Via Santa Zita all’imboccatura di Sant’Agata, mille metri di sottosuolo che verranno demoliti per essere allargati e mettere in sicurezza la zona di Borgo Incrociati rendendo molto più scorrevole il percorso del Bisagno verso la Foce nei momenti di piena. È questo, in breve, il terzo lotto dei lavori sul Bisagno, l’appalto più consistente, quasi cento milioni di euro, tra quelli assegnati per la sicurezza idrogeologica della città. Ad aggiudicarsi l’appalto Itinera, del gruppo Gavio. Questo sarà il primo cantiere di “Italia Sicura” a partire, con un finanziamento, coperto in parte da fondi Fsc, da parte del governo.
Il progetto esecutivo per la messa in sicurezza, del valore di oltre 77 milioni di euro, era stato donato alla città dal gruppo Salini Impregilo dopo l’alluvione dell’ottobre 2014. “Si tratta di un’opera importantissima per Genova e come impresa – ha garantito Massimo Malvagna, amministratore delegato di Itinera – assicureremo la massima collaborazione”.
La continuazione di un’opera che sta trasformando tutto il letto interrato del torrente e che dopo essere partito da Piazzale Kennedy ha iniziato a salire con un cantiere che, attualmente, occupa la parte centrale di via Brigate Partigiane, dalla Questura sino all’altezza del Bruco, che verrà presto abbattuto. Lavori che dureranno circa tre anni e mezzo e che potrebbero portare a qualche disagio nel traffico cittadino. “In questo primo anno – ha spiegato l’assessore alla viabilità del Comune di Genova, Anna Maria Dagnino – non ci dovrebbero essere problemi. Qualche difficoltà è prevista con l’arrivo del cantiere in Piazza delle Americhe ma nessuna strada sarà completamente chiusa”.
Tanti gli esponenti istituzionali presenti oggi in occasione della consegna del cantiere. “Genova – ha ricordato Erasmo D’Angelis, coordinatore della struttura di missione “Italia Sicura” – fin dall’inizio è stata per noi un punto onore. In questo momento con 400 milioni di finanziamenti è la città europea con i maggiori finanziamenti per mitigare il rischio idrogeologico”.
Il sindaco Marco Doria ha ringraziato i lavoratori di imprese e Comune impegnati nei cantieri. “Stiamo recuperando i decenni perduti – ha detto – e si stanno investendo somme che dovevano essere spese molto tempo fa. Avevamo la progettazione pronta e questo ha consentito di partire con i cantieri perché è giusto destinare risorse dove è possibile spenderle”.
“E’ una giornata importante – ha commentato il presidente Giovanni Toti, commissario straordinario per il rischio idrogeologico – perché abbiamo davanti agli occhi un ottimo caso di collaborazione istituzionale che ha permesso di spendere e investire in un tempo molto ragionevole. Se tutto procederà come questo cantiere credo che entro il 2022 una parte importante di Genova sarà messa in sicurezza”.
“La scelta fatta di investire quasi 400 milioni contro il dissesto – ha concluso il ministro della Difesa Roberta Pinotti – è stata doverosa ma si è rivelata possibile perché tutti i progetti erano pronti. E’ stato un lavoro di squadra eccezionale”.